Una nuova ondata di avvistamenti di droni non identificati ha scosso l’Europa. Ha paralizzato un importante hub aereo e messo in allerta le forze di difesa, portando le autorità di Bruxelles a dichiarare che “l’UE intera è a rischio”. Gli incidenti più recenti si sono verificati in Germania e Belgio tra giovedì sera e venerdì mattina.
L’aeroporto di Monaco di Baviera è rimasto chiuso per diverse ore nella notte tra il 2 e il 3 ottobre. Questo è successo dopo l’avvistamento di “diversi droni di grandi dimensioni”. Ciò ha comportato l’annullamento di 17 voli e il dirottamento di altri 15. Circa 3.000 passeggeri sono stati coinvolti.
I velivoli, descritti come “cinque o sei droni alari”, sono scomparsi prima dell’arrivo della polizia e la loro provenienza rimane ignota. La situazione ha sollevato forti reazioni, in particolare quella del governatore della Baviera, Markus Soeder. Quest’ultimo ha chiesto un cambio di rotta drastico: “abbatterli subito invece di aspettare”.
Quasi contemporaneamente, in Belgio, uno sciame di circa quindici droni è stato avvistato sopra la base militare di Elsenborn. Questa è un’area di addestramento dell’esercito che include una zona per esercitazioni di tiro e test di droni. Il Ministero della Difesa belga ha confermato l’incidente e avviato un’indagine. L’allarme è acuito dal fatto che i droni in Germania erano stati visti in precedenza. Erano stati osservati sorvolare un centro di innovazione dell’esercito tedesco per lo sviluppo di droni di prossima generazione.
L’Escalation del Conflitto in Ucraina
Parallelamente alle preoccupazioni in Europa occidentale, il conflitto in Ucraina ha registrato una drammatica intensificazione sul fronte energetico e mediatico:
Maxi-Raid Russo sui Siti del Gas Ucraini
La Russia ha lanciato quello che è stato definito come il “più grande attacco” contro i siti di stoccaggio e distribuzione del gas in Ucraina.
L’operatore statale ucraino Naftogaz ha denunciato il “terrorismo deliberato” di Mosca. Ha confermato che “una parte significativa” dei suoi impianti è stata danneggiata, con alcuni danni definiti come “critici”. Questi attacchi, in un periodo in cui si avvicina la stagione fredda, mirano chiaramente a compromettere i preparativi per l’inverno dell’Ucraina. Vogliono anche colpire la sua capacità di ricevere forniture di gas, ad esempio attraverso la rotta transbalcanica.
Il giornalismo di guerra ha subito un altro lutto con la morte del fotoreporter francese Antoni Lallican, 37 anni. È stato ucciso da un attacco di un drone nel Donbass, nell’Ucraina orientale.
Lallican, che aveva documentato il conflitto fin dal 2022 e collaborato con diversi media internazionali, è morto in un raid. Questo raid ha ferito anche un giornalista ucraino, Heorgiy Ivanchenko. Le organizzazioni di categoria (IFJ-EFJ) hanno confermato l’accaduto. Inoltre, secondo l’Unione Nazionale dei Giornalisti, sono 17 i professionisti dei media uccisi in Ucraina dall’inizio dell’invasione russa.
Gli eventi degli ultimi giorni – dai cieli europei violati agli attacchi mirati sulle infrastrutture energetiche e sui civili, inclusi i giornalisti in prima linea – dipingono un quadro di crescente tensione e vulnerabilità. Questo si estende ben oltre il confine ucraino.
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Europa sotto pressione: Droni su Monaco e Base Militare Belga, L’UE in Allerta
