Il Neuroscienziato Tononi: «L’AI non ha coscienza, urgono Linee Guida». A Trento l’idea della “Carta”




L’Intelligenza Artificiale (AI) avanza a ritmi vertiginosi, eguagliando e in molti casi superando le capacità umane in svariati ambiti, ma una cosa, secondo il neuroscienziato di fama mondiale Giulio Tononi, continua a mancarle: la coscienza.



La sua voce autorevole si è levata in un momento cruciale per la riflessione sul futuro della tecnologia, in vista dell’atteso incontro all’Auditorium Santa Chiara. Tononi, neuroscienziato e psichiatra, direttore del Center for Sleep and Consciousness all’Università del Wisconsin e originario di Trento, ha lanciato un monito: è tempo di agire e di definire i confini etici e operativi di questa rivoluzione.

Il cuore della tesi di Tononi, noto per aver sviluppato la rivoluzionaria Teoria dell’Informazione Integrata (IIT) sulla coscienza, è netto. L’AI, per quanto possa replicare i comportamenti umani e superare l’uomo nel calcolo e nell’analisi, è per sua natura intrinsecamente priva di esperienza soggettiva, ovvero di coscienza.

«L’AI eguaglia e supera ciò che facciamo, ma non ha coscienza», ha dichiarato Tononi. La sua Teoria dell’Informazione Integrata (IIT) suggerisce che la coscienza non è legata alla complessità funzionale o al mero calcolo, ma alla capacità di un sistema fisico di integrare l’informazione in modo unitario e irriducibile, una caratteristica che l’architettura dei sistemi di intelligenza artificiale, per quanto sofisticata, non possiede.

Questa distinzione è fondamentale: se l’AI è un “sosia elettronico” che può comportarsi come noi e parlare come noi, non esperisce il mondo, non prova gioia o dolore, non ha un “universo privato” di sensazioni. Può essere super-intelligente, ma resta incosciente.

L’Appello per la “Carta di Trento”
Di fronte a un panorama tecnologico in rapida evoluzione, dove la linea tra simulazione e realtà si fa sempre più sottile, il neuroscienziato ha sottolineato l’urgenza di costruire delle linee guida chiare.

L’occasione per questa riflessione cruciale si presenterà all’Auditorium Santa Chiara di Trento. L’evento, che vedrà la partecipazione di Tononi, è stato identificato come un momento storico per la comunità scientifica e la società intera.

L’obiettivo ambizioso è quello di «un’occasione per riflettere e redigere, speriamo, la “Carta di Trento”», ha spiegato lo scienziato. Questo documento mirerebbe a stabilire principi e linee guida fondamentali per orientare lo sviluppo e l’applicazione dell’AI, basandosi sulla comprensione scientifica della coscienza umana.

La “Carta di Trento” si propone quindi di essere un faro etico e scientifico, che, partendo dall’assunto dell’incoscienza dell’AI, possa definire i limiti e le responsabilità nell’uso di queste potenti tecnologie. Solo stabilendo regole chiare, secondo Tononi, potremo garantire che il progresso dell’Intelligenza Artificiale sia al servizio dell’umanità e non un rischio incontrollato per la nostra società.

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