Salvini vs Landini: scontro politico sul Diritto di Sciopero, con Schlein e Conte all’attacco di Meloni

Il recente sciopero generale che ha coinvolto l’Italia, indetto da Cgil e sindacati di base (tra cui Usb, Cub e Sgb) anche per la causa di Gaza e la vicenda della Flotilla, ha innescato un durissimo scontro politico tra il Governo e le opposizioni, con il sindacato in prima linea. Al centro della polemica il diritto di sciopero e la sua natura, definita “politica” da esponenti della maggioranza.
Il confronto più aspro è quello tra il leader della Lega e Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Matteo Salvini, e il segretario generale della Cgil, Maurizio Landini.
Salvini ha accusato apertamente la Cgil di aver condotto una “guerra politica” e non una semplice protesta sindacale, in quanto le motivazioni dello sciopero andrebbero oltre i diritti dei lavoratori, sfociando in temi di politica estera (Gaza e Flotilla).
Ha inoltre minacciato l’adozione di sanzioni per i disagi causati e ha sollevato l’ipotesi che Landini dovesse pagare personalmente i danni economici, definendo i manifestanti più facinorosi come “teppisti”. “Abbiamo dato una chance, hanno preferito fare guerra politica. Sapremo come comportarci,” ha dichiarato il leader della Lega.
La risposta di Landini è stata altrettanto netta. Il capo della Cgil ha respinto le accuse, difendendo la legittimità dello sciopero e ricordando che i lavoratori che manifestano “sono quelli che pagano le tasse e che tengono in piedi il nostro paese.” In riferimento alle minacce di sanzioni, Landini ha parlato di “minaccia fascista” e di un livello di scontro politico “impensabile”, accusando inoltre il Governo e in particolare la premier Meloni di “coprire i crimini di Netanyahu” con un atteggiamento “così basso.”
La protesta sindacale ha trovato il pieno sostegno delle principali forze di opposizione, Partito Democratico (Pd) e Movimento 5 Stelle (M5s), che hanno cavalcato la piazza per attaccare il Governo di Giorgia Meloni.
La segretaria del Pd, Elly Schlein, ha partecipato ai cortei per manifestare la sua solidarietà ai lavoratori, alzando lo scudo in difesa dei loro diritti. “Giù le mani dal diritto di sciopero. Siamo con le lavoratrici e i lavoratori,” ha tuonato Schlein, ribadendo che “l’Italia è migliore di chi la governa” e criticando il Governo per non aver condannato l’episodio della Flotilla.
Duro anche l’attacco di Giuseppe Conte, leader del Movimento 5 Stelle, che ha puntato il dito direttamente contro la Presidente del Consiglio. Per Conte, non è il sindacato l’agitatore, ma è “Meloni l’agitatrice” delle piazze. “Sta provocando lo scontro per soffocare il confronto,” ha affermato Conte, accusando la premier di “giocare sporco” e di essere “il primo estremista” per aver cercato lo scontro sociale.
Lo scontro tra Governo, sindacato e opposizioni, dunque, ha trasformato lo sciopero in una vera e propria battaglia politica, con la maggioranza che denuncia un uso strumentale della protesta e l’opposizione che accusa l’Esecutivo di voler limitare i diritti democratici e di fomentare l’odio per evitare il confronto. Nonostante la mobilitazione di Landini, la tensione resta altissima.