Si dimettono i vertici della BBC ‘Ci sono stati errori’. Il presidente Usa: ‘Giornalisti corrotti’



Cadono i vertici della BBC sotto il peso delle polemiche scatenate da un recente documentario su Donald Trump. Questo ha sollevato accuse di faziosità e ha provocato proteste dirette, arrivate persino dalla Casa Bianca.



I giornalisti hanno anticipato il preannunciato intervento del direttore generale e CEO di BBC News. Tim Davie e Deborah Turness hanno dato il via libera alla diffusione delle loro note di dimissioni, nel tentativo di placare la bufera montante.

“Ci sono stati degli errori,” hanno ammesso i due ex dirigenti, assumendosi l’ultima responsabilità per la controversia.

Tuttavia, pur riconoscendo gli sbagli, hanno fermamente respinto le accuse più gravi sulla qualità e affidabilità dell’emittente britannica. Hanno dichiarato: “Le accuse di faziosità sono sbagliate”.

La risposta del presidente degli Stati Uniti non si è fatta attendere. A stretto giro dalle dimissioni, Trump ha esultato per gli sviluppi e ha rincarato la dose con un duro attacco, veicolato attraverso il suo social media, Truth:

“I vertici della BBC, incluso Tim Davie, il capo, si sono dimessi/licenziati perché sono stati sorpresi a ‘manipolare’ il mio ottimo (perfetto!) discorso del 6 gennaio. Grazie al Telegraph per aver smascherato questi ‘giornalisti’ corrotti.”

Il presidente ha poi concluso il suo sfogo con un’accusa ancor più pesante nei confronti dell’emittente britannica:

“Sono persone molto disoneste che hanno cercato di mettere a repentaglio le elezioni presidenziali. Oltre a tutto, provengono da un Paese straniero, che molti considerano il nostro alleato numero uno. Che cosa terribile per la democrazia.”

Le dimissioni segnano un momento di forte tensione tra la BBC, un’istituzione storicamente considerata un pilastro del giornalismo mondiale, e la politica americana. Le ripercussioni potrebbero avere un impatto significativo sul futuro assetto e sulla percezione di imparzialità della celebre emittente.

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