Ci sono ferite che ci portiamo dentro e che necessitano di essere rimarginate. Tutti infatti hanno diritto a risplendere, brillare di Luce Nuova, non permettendo agli altri di inabissarci o sottrarci vitalità ed entusiasmo.
Ne sa qualcosa Nike, la protagonista del nuovo romanzo di Valentina Cebeni, intitolato “Lettere dal faro”, Sperling & Kupfer. Questa giovane donna francese decide di riprendere in mano la sua esistenza dopo un matrimonio con un uomo violento che gradualmente le ha sottratto l’entusiasmo e la voglia di vivere. Nike si ritrova a ripartire letteralmente da zero. A spronarla e incoraggiarla a scappare di casa è l’aver scoperto di essere incinta.
Le seconde possibilità della vita
La sua cara amica Iris le offre la possibilità di rifugiarsi in Puglia, in un paesino suggestivo chiamato Casebianche in cui una zia defunta da circa cinque anni le ha lasciato in eredità un faro. Naike dopo aver percorso tanti km si ritroverà in un paesino del quale si innamorerà a prima vista. Lì incontrerà persone con tanto senso di umanità, gentili, leali che non la faranno mai sentire sola e che la incoraggeranno a recuperare quella parte di sé vitale, ricca di sogni ed idee creative che il suo ex marito le aveva lasciato sopire.
Una storia che merita di essere raccontata
Insediandosi nel faro della zia defunta di Iris scoprirà che chi ci abitava si chiamava Vittoria e che era nota in paese come “la ragazza del faro” alla quale le persone indirizzavano lettere per chiederle consigli, per sfogarsi, per ricevere pareri o per un semplice confronto sulle proprie problematiche sentimentali, sulle relazioni umane, sulla vita in generale.
Tra questa fitta corrispondenza scoprirà delle lettere indirizzate a Vittoria da parte di un uomo straniero chiamato Julius che era innamorato perdutamente della defunta zia di Iris. Nike, spronata dalla stessa Iris, farà ricerche approfondite per scrivere un romanzo sulla “ragazza del faro”. La sua curiosità e la sua fame di verità le faranno conoscere Daniel, il figlio di Julius che all’inizio la ostacolerà nelle ricerche sul legame tra Julius e Vittoria.
Gradualmente tra Nike e Daniel si instaurerà un rapporto di reciproca fiducia e complicità fino a scaturire in qualcosa di inatteso che inevitabilmente destabilizzerà entrambi. Tra ricerche, lettere, l’organizzazione di una rassegna musicale sia Nike che Daniel capiranno che la storia di Vittoria, “la ragazza del faro” merita di essere raccontata. Quest’ultima darà loro l’ispirazione per evolvere, concedersi una seconda possibilità per diventare delle persone migliori dedicandosi a ciò che fa star bene loro.
Una vera e propria celebrazione delle rinascite
“Lettere dal faro” parla di storie memorabili e del loro potere. Esse, come appunto quella dell’amore tra Vittoria e Julius alla quale Nike darà voce, generano una sorta di rispecchiamento in chi la legge. Ed è così che ci si ritrova a rintracciare parti del proprio essere e del proprio vissuto.
Ciò ci sprona ad evolvere, a credere nei propri sogni e desideri più autentici che sono espressione di ciò che siamo davvero e che non andrebbero mai sminuiti o sottovalutati o addirittura messi da parte a causa di chi non ci vuole bene. Questo romanzo è una vera e propria celebrazione di quelle rinascite che inevitabilmente la vita ci concede e che poi spetta a noi afferrarle trovando forza e coraggio e soprattutto motivazione.
La sorellanza come realtà e non utopia
La Cebeni affronta anche la tematica della sorellanza, quella che si instaura tra Nike e Giada, la proprietaria del bar del centro di Casebianche. Questa amicizia autentica e pura che si instaura tra queste due donne conferma quanto sia potente la complicità tra donne che si supportano a vicenda, fanno rete concretamente e sono solidali l’una nei confronti dell’altra sia, nei momenti belli che in quelli difficili. È la conferma che questo tipo di legame esiste.
Lettere dal faro è una lettura positiva che infonde speranza nei confronti dell’umanità e del bisogno che abbiamo di tessere relazioni, gli uni con gli altri. La Cebeni con questa storia sublime che è più di un romance ci ricorda che nessuno è un’isola e che solo se lo vogliamo prima di tutto noi l’amore e l’amicizia sono un toccasana per l’anima, sono la cura a molte sofferenze. Sono balsamo per ferite da rimarginare.
Ci aiutano a riemergere vittoriosi così come accade alla protagonista Nike e come lei a Daniel e Giada. Nike donna rimarrà impressa nel cuore e nella mente del lettore per lungo tempo per la sua resilienza e il suo coraggio di riemergere dalle ceneri per splendere di Luce Nuova. Sarà da grande esempio per molte donne e per tutti coloro che stanno affrontando un periodo difficile.
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