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Classifica, le 50 città più inquinate del mondo

Nel mondo, le città inquinate sono una costante Una possibile ricetta per invertire la tendenza potrebbe essere la finanza etica...

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Nel mondo, le città inquinate sono una costante

Una possibile ricetta per invertire la tendenza potrebbe essere la finanza etica

Città inquinate si trovano in tutto il mondo, ma forse oggi abbiamo uno strumento in più per porvi rimedio.
L’attualità ci consegna immagini terribili dal fronte russo – ucraino, mentre la pandemia (misteriosamente sparita dai media nostrani) è tutt’altro che uno sbiadito ricordo. Il contesto internazionale sembra essersi dimenticato di un tema di straordinaria importanza, il cambiamento climatico già oggetto delle migliori attenzioni fin dal 1992 con il protocollo di Kyoto ed oggetto di un accordo fondamentale, il miglior risultato dei vari round COP, l’accordo di Parigi del dicembre 2015 in seno alla COP21.

Città inquinate, dove nel mondo

E nel momento in cui si tira in ballo il climate change, non si può non menzionare il ruolo determinante delle singole città. Ener2Crowd.com, piattaforma italiana di lending crowdfunding ambientale ed energetico, individua i grandi centri urbani come responsabili dell’80% del consumo energetico e delle emissioni.

Dati non di poco conto, considerato che influenzano significativamente la salute delle persone e quello dell’intero pianeta. C’è anche una buona notizia, però: la soluzione può arrivare dalle stesse città, se solo si attuasse un cambiamento di rotta per ripensare la città in ottica sostenibile.

Inquinamento, quali sono le megalopoli peggiori?

Ad inquinare maggiormente le megalopoli cinesi ma anche Mosca, Istanbul, Tokyo e New York. Lo mette in evidenza una elaborazione di Ener2Crowd, basata sui dati della ricerca “Keeping Track of Greenhouse Gas Emission Reduction Progress and Targets in 167 Cities Worldwide” condotta da Ting Wei, Junliang Wu e Shaoqing Chen, ricercatori della School of Environmental Science and Engineering della Sun Yat-sen University in Cina.

E l’Italia come sta messa? «La città italiana più inquinante in assoluto è Torino, settima in Europa ed al 52mo posto del ranking mondiale, con 23 milioni di tonnellate di Co2 equivalenti immesse in atmosfera ogni anno», sentenziano con precisione gli analisti di Ener2Crowd.com.

La città europea più inquinante rimane Mosca —al settimo posto del ranking mondiale— con 112 milioni di tonnellate di Co2 equivalenti immesse in atmosfera ogni anno, seguita da Istanbul —al quattordicesimo posto del ranking mondiale — con 72,9 milioni di tonnellate di Co2 e da Francoforte con 46 milioni di tonnellate di Co2. Seguono sul podio europeo, San Pietroburgo (43 Mt Co2 eq.) Atene (39 Mt Co2 eq.), Berlino (28 Mt Co2 eq.) e Torino (23 Mt Co2 eq.) che è appunto settima in Europa ed al 52mo posto del ranking mondiale.

Lo studio trova riscontro anche nei dati del Parlamento Europeo, secondo il quale all’interno dell’Ue le grandi città sono responsabili di emissioni di CO2 in una misura che arriva fino all’80% del totale.

La finanza etica come rimedio

Come contrastare questa spiacevole tendenza? Con la finanza etica, secondo Ener2Crowd.com. Proprio a partire dalle grandi città, il nuovo modello di finanza etica permetterà di ridurre l’inquinamento, grazie all’appetito degli investitori per i prodotti finanziari in grado di combattere il climate change e capaci di garantire comunque un ottimo ritorno economico.

L’idea è quella di convincere la massa critica di risparmiatori che da sempre puntano sugli investimenti più sicuri possibili (una volta, fino a non molto tempo fa, così erano considerati gli immobili ed i titoli di Stato, fattispecie da cui oggi sono in fuga). Senza tralasciare il fatto che ciò equivarrebbe anche a dare l’opportunità di fare qualcosa di concretamente buono per l’ambiente e per il nostro futuro. La finanza etica si pone proprio questo come obiettivo, sviluppare attività finanziarie per perseguire un congruo guadagno anche attraverso l’assunzione di impegni di rilevanza sociale.

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