Napoli senza personalità, ha vinto la Fiorentina di mister Italiano
Quel che è successo allo stadio Maradona, le persone competenti di calcio potevano aspettarselo. Ci riferiamo ovviamente alla sconfitta del Napoli contro la Fiorentina in una partita fondamentale per sperare di vincere lo scudetto. La competizione del Napoli si è fermata con sei giornate di anticipo. Chiariamo che il Napoli non è una squadra scarsa nella rosa, e nemmeno nella direzione tecnica, Spalletti è un bravissimo allenatore. Ma al Napoli manca un ingrediente indispensabile quando la tensione cresce e gli obiettivi più importanti si avvicinano: la personalità. Così, al momento di mangiarsi l’avversario, come varie altre volte, la squadra si è sciolta. Passaggi sbagliati nei pressi dell’altrui porta, avversari liberi di calciare in area di rigore, errori individuali in fase di uscita, palle rilanciate lunghe quando è evidente che verranno recuperate dai difensori dirimpettai. Aggiungiamo che Zielinski e Fabian Ruiz possono essere straordinari o indecenti, velocizzare il gioco o rallentarlo eccessivamente. Schierarli entrambi titolari significa rischiare di regalare il centrocampo, praticamente quel che è accaduto. La Fiorentina ha vinto perché era messa benissimo in campo, perché tutti hanno dato il massimo, perché non aveva molto da perdere. Bravo mister Italiano, e bravi i suoi giocatori. La partita è finita 2-3, i gol li hanno segnati nell’ordine Nico Gonzalez, Mertens, Ikone, Cabral, Osimhen.
Torino e Milan, pareggio frizzante
Il Torino è una squadra tosta e il Milan era in difficoltà anche per alcune assenze. E dunque dopo quarantacinque minuti di studio, le due squadre hanno poi provato a fare bottino pieno nel secondo tempo. Entrambe hanno avuto varie occasioni per passare in vantaggio, fallendole a quanto pare, giacchè il risultato finale è stato 0-0. Il Milan è ancora primo in classifica ma l’Inter ha una partita da recuperare, e dunque i due punti di vantaggio dei rossoneri non bastano a dormire tranquilli. Il Torino è assestato a metà classifica, diffcile raggiungere la zona minima per qualificarsi alle coppette europee, ma il buon lavoro che Juric sta facendo darà i frutti nel prossimo campionato.
Tra Genoa e Lazio tanta differenza, in campo e nelle scelte societarie
Se davvero Lotito e Tare hanno cenato con mister Maurizio Sarri, programmando la prossima stagione, il fatto conferma la razionalità produttiva di casa Lazio. Laddove altrove ci si fa prendere da isterismi, qui invece c’era un progetto e il progetto c’è ancora. I risultati, al di là di qualche comprensibile caduta, lo dimostrano. La Lazio gioca splendidamente, lo ha fatto varie volte durante questa stagione, e lo ha fatto anche contro il Genoa. Il risultato finale del match (1-4) non lascia dubbi. Idee chiare, gioco di squadra, rapidità per i biancocelesti che stanno assumendo la tenacia del loro allenatore. Il Genoa ha deciso di retrocedere nel giorno in cui ha esonerato Ballardini. Sarebbe bastato dargli tempo e comprare un paio di giocatori durante il mercato di riparazione. La Lazio l’anno prossimo potrebbe competere per vincere lo scudetto, ovviamente servirà rimettere mano alla rosa. Il Genoa, se non si riprende rapidamente, andrà in B. Nella partita della trentaduesima giornata hanno segnato tre volte Ciro Immobile e una volta Marusic. Il gol dei gialloblu è stato in realtà un autogol di Patric.
Allo stadio Olimpico di Roma, la Roma ha battuto la Salernitana
È finita 2-1 tra Roma e Salernitana. I campani erano passati in vantaggio con un gran tiro di Radovanovic servito da Ribery in seguito a un calcio di punizione da fuori area. Ci hanno poi pensato Calres Perez e Samlling a ribaltare il risultato. Finale giusto anche se i campani con un po’ di cinismo avrebbero potuto fare il colpaccio prima della rimonta giallorossa. Per i capitolini vale lo stesso ragionamento fatto per la Lazio, la squadra sta prendendo le sembianze del suo allenatore, Josè Mourinho. La società e, in reltà, tutto l’ambiente gli stanno dando fiducia incondizionata. Alla resa dei conti questa fiducia paga. Se si fosse svegliata un po’ prima, la Roma avrebbe lottato per un posto in Champions League che, in fondo, anche oggi non è lontanissimo. La Salernitana è vicina alla Serie B.
Sassuolo, Atalanta, Venezia e Udinese
Il ritorno in campo da titolare dell’attaccante colombiano Duvan Zapata non ha coinciso con il ritorno alla vittoria in campionato della sua squadra. L’Atalanta ha perso 2-1 contro il Sassuolo, e il Sassuolo comincia a somigliare all’Atalanta, nel percorso che sta facendo. Per i neroverdi ha realizzato una doppietta Traore che, senza dubbio infiammerà il prossimo calciomercato. Di Muriel allo scadere il gol atalantino.
Da alcune settimane stiamo ripetendo che l’Udinese è cresciuta tanto e che crescerà ancora. Il progetto è interessante. A Venezia ha vinto 1-2, i gol: Deulofeu su calcio di rigore, pareggio di Henry e poi Becao a fissare il risultato finale. Il Venezia conunque non era in vacanza, ha giocato la partita fino all’ultimo minuto, sfiorando in qualche circostanza la vittoria. C’è ancora tempo per mettere insieme i punti salvezza.