A quattro anni dall’ultimo film, Shawn Levy dirige Deadpool & Wolverine, terzo capitolo dedicato al supereroe (o dovremo dire antieroe) più scorretto e chiacchierone, stavolta affiancato dal personaggio cult della saga degli X-Men.
Immaginate “Deadpool e Wolverine che fanno un gran casino” insieme: queste sono le parole di Wade Wilson, al secolo Deadpool, mentre è intento a riesumare la tomba di Logan, alias Wolverine. Ancora più folle e politicamente scorretto che mai (ma con sentimento, perché anche un casinista come lui ha un cuore tenero alla fine), Deadpool & Wolverine rappresenta un punto di svolta nel Marvel Cinematic Universe. Shawn Levy (che aveva già diretto Ryan Reynolds in Free Guy – Eroe per gioco) dirige un film grande, non a livello di trama, ma per la quantità di personaggi – sia in un cameo, sia fissi – che appaiono nel corso dei 127 minuti di pellicola. Forse si può parlare di un film alla pari di Avengers: Endgame o di Avengers: Infinity War, in cui eroi del passato e del presente si incontrano tra loro per una missione improbabile.
Deadpool & Wolverine è un concentrato di politicamente scorretto, ma non se ne preoccupa (e non se ne è mai preoccupato)
Forte del suo essere politicamente scorretto, Deadpool non si preoccupa di ciò che pensa il pubblico. Anzi, come già ci aveva abituati, lo rende partecipe, infrange la quarta parete, e sa che noi, in quanto spettatori siamo “abituati ai film lunghi.” Spazio quindi alle scene d’azione, che siano anche con un pizzico di trash, o con sequenze d’autore (verso il finale, c’è un long take fatto da combattimenti mozzafiato), il tutto condito da musiche di vario genere: dal rock, al pop, a successi cult. Deadpool si adatta a ogni cosa: balla, si esegue in siparietti musicali (tutta la gustare la scena iniziale al ritmo di “By Bye Bye”, successo degli *NSYNC), oppure si lancia in lotte furibonde – e ambigue – con Wolverine mentre in sottofondo parte “You’re the one that I Want”, colonna sonora di Grease.
Politicamente scorretto vuol dire anche prendere (e prendersi) un po’ in giro: Deadpool parla della Disney, della Marvel, di come Topolino abbia inglobato la 20the Century Fox, che vediamo ironicamente in deserto nello stile di Mad Max. Attenzione alle troppe citazioni: Deadpool ci ricorda che potrebbe essere violazione dei diritti d’autore!
La magia di Deadpool & Wolverine sta tutta nell’accoppiata Reynolds-Jackman
Il punto di forza di Deadpool & Wolverine non è certo la trama, che appare banale e per certi versi prevedibile. Piuttosto, la magia sta tutta nella sintonia tra Ryan Reynolds e Hugh Jackman. Amici anche nella vita reale, l’alchimia tra i due è visibile sullo schermo. Il primo è chiacchierone, il secondo parla a monosillabi. Uno è scherzoso e irriverente, l’altro è burbero e preferisce tagliar corto con le questioni. L’improbabile coppia di antieroi unisce le proprie forze nel Multiverso, ormai entrato prepotentemente nel MCU, per una missione che li vedrà protagonisti assoluti, a combattere non solo per salvare il loro presente (senza cambiare il passato), ma anche per provare ad essere delle persone migliori per il futuro.
In questa missione del tutto inedita, Deadpool e Wolverine incontreranno altri outsiders, personaggi che come loro sono stati rigettati perché non abbastanza ‘eroici’: tra loro c’è l’annunciata Elektra (interpretata di nuovo da Jennifer Garner), l’amata compagna di Daredevil, che dopo il film da solista è sparita nel dimenticatoio. Il modo e il perché Wade e Logan incroceranno la strada con lei è tutto da scoprire. Ma Elektra non sarà la sola ad accompagnarli in questa assurda avventura oltre i confini del Multiverso. Come già detto, Deadpool & Wolverine affronta il fenomeno in maniera del tutto inedita, andando a riscrivere quelli che erano i canoni originali. Appaiono personaggi che forse avete dimenticato, e l’effetto nostalgia funziona alla grande. Molto più di Spider-Man: No Way Home. Siamo comunque nel MCU, quindi non è detto che tutto ciò che vedrete nel film rimanga un concetto mobile. Deadpool & Wolverine anticipa un ulteriore cambiamento in atto nella linea temporale, e questo include anche diversi personaggi del film.
Menzioni d’onore: ad Emma Corrin cattivissima e inquietante, come non l’avete mai vista, nei panni di Cassandra, sorella gemella di Charles Xavier, mentre Matthew Macfadyen è Paradox, agente della TVA (Time Variace Authorithy, organizzazione introdotta in Loki), un personaggio che ricorda molto la figura dell’abile calcolatore Tom Wambsgans di Succession.