La Serie A è in pausa (a causa delle gare delle nazionali), ricordiamo che l’Italia giocherà contro la Francia, domani 6 settembre e contro Israele, sabato 9 settembre, per la Uefa Nations League. Ciononostante le notizie sul calcio italiano si susseguono spesso. Una di queste riguarda la neopromossa Como, tornata nella massima serie del calcio italiano dopo tanti anni trascorsi tra Serie B e Serie C.
La società lariana ha gli occhi dei cuoriosi puntati da diversi mesi. Questo perché, come risaputo, i fratelli Hartono, proprietari del club, sono tra i più ricchi del mondo del calcio e i più facoltosi in assoluto nel calcio italiano. I fratelli Hartono sono proprietari del colosso delle sigarette Djarum e sono possessori di un enorme patrimonio personale.
Como, calciomercato da big
Il calciomercato faraonico condotto dal club, effettivamente conferma che le disponibilità non mancano e che il Como ha un progetto importante. Basta considerare che il Como ha speso circa 45 milioni per il calciomercato, incassandone appena 3,5 dalle cessioni.
Tra gli acquisti più costosi, ci sono il difensore centrale Alberto Dossena (il cui cartellino è costato 8,5 mln) arrivato dal Cagliari, il centrocampista Yannik Engelhardt (8 mln) arrivato dalla squadra tedesca del Dusseldorf, il fantasista Nico Paz, costato 6 mln, così come l’esperto portiere Emil Audero acquistato per la stessa cifra dalla Sampdoria, attualmente in Serie B. Infine, i colpi Alieu Fadera, costato circa 5 mln ed “il gallo” Andrea Belotti, costato circa 4,5 mln al Como. Qualche mese prima, nel calciomercato di Gennaio, i lariani avevano acquistato anche Gabriel Strefezza dal Lecce per circa 5 mln. Nomi di qualità che hanno costruito una rosa importante per una neopromossa, sotto la guida di mister Fabregas.
Como, ok per lo stadio: si gioca al Sinigaglia
In tutto questo progetto importante, il Como però non aveva l’ok per giocare in casa propria. Una situazione clamorosa se si pensa che appunto si è lavorato per costruire una squadra di un certo spessore. Poco fa è arrivata la lieta notizia. Come riporta l’edizione de “Il Corriere della Sera”, lo stadio Sinigaglia di Como ha ottenuto l’approvazione dalla Commissione provinciale di vigilanza per ospitare partite del massimo campionato. Manca ancora la conferma ufficiale da parte della Lega Calcio, ma sembra ormai certo che il Como potrà debuttare in casa sabato 14 settembre contro il Bologna dopo aver disputato 3 gare fuori casa, come la stessa società lariana aveva chiesto per ovviare al problema stadio. È stato quindi evitato il rischio di dover giocare una o più partite interne al Bentegodi di Verona, stadio che era stato indicato dal Como come riserva nel caso la situazione del Sinigaglia non si fosse risolta in tempi utili.
Per rispettare gli standard richiesti dal campionato, era necessario aumentare la capienza e apportare le modifiche necessarie per garantire la sicurezza. Per questo lo stadio passerà da una capienza di 7.498 posti a sedere a una nuova capienza di 10.584 posti a sedere. Ma gli interventi sono stati molteplici: sono stati realizzati interventi per installare nuovi tornelli e barriere mobili all’esterno dello stadio, necessari per separare i flussi di tifosi in arrivo. È stata anche rivista la mobilità intorno all’impianto durante le partite, con nuovi percorsi per gli autobus. I tifosi del Como sperano che il debutto casalingo sarà al Sinigaglia, dopo oltre 20 anni di attesa per la Serie A.
Le prossime gare del Como saranno con il Bologna, appunto e poi: Atalanta fuori casa, Hellas Verona nuovamente tra le mura amiche, e Napoli in trasferta. Poi nuovamente un’altra pausa per le nazionali, prevista per metà Ottobre, durante la quale l’Italia del Ct Luciano Spalletti affronterà Belgio (il 10 Ottobre) e, nuovamente Israele (il 14 Ottobre).