ROMA, 24 SETTEMBRE – ”Il recente Decreto Legge 131/2024 ha introdotto significative novità nel panorama dei contratti di lavoro a tempo determinato in Italia. Spinto dalla necessità di allinearsi alle direttive europee e di evitare una procedura di infrazione da parte della Commissione Europea, il Governo ha messo in atto una serie di misure volte a contrastare l’abuso di tali contratti, in particolare nel settore pubblico”. E’ quanto sottolinea, in una nota, l’avv. Monica Mandico del Comitato Tecnico Scientifico di Federcontribuenti ricordando come ”L’Unione Europea aveva sollevato preoccupazioni riguardo all’eccessivo ricorso ai contratti a tempo determinato in Italia, soprattutto nel settore pubblico. La successione prolungata di questi contratti, spesso utilizzata per eludere l’assunzione a tempo indeterminato, poneva i lavoratori in una condizione di precarietà e instabilità”. Tra le novita’ introdotte, ricorda Federcontribuenti ci sono le ”indennita’ maggiorate per i lavoratori”: ”per il pubblico impiego il Decreto ha stabilito una indennita’ risarcitoria piu’ elevata per i lavoratori pubblici vittime di abusi nei contratti a tempo determinato, con un range che va da 4 a 24 mensilita’ dell’ultima retribuzione”. Ma anche nel settore privato e’ stata ampliata la possibilita’ per i lavoratori, fa presente l’avv. Mandico, di ottenere un risarcimento maggiore, oltre al tetto massimo precedentemente previsto. ”La decisione del Governo di intervenire in modo così deciso su questa materia è dettata da diverse ragioni. L’Italia – afferma l’avv. Mandico – si adegua alle direttive comunitarie, evitando così sanzioni e procedure di infrazione.Le nuove norme garantiscono maggiori tutele ai lavoratori precari, offrendo loro maggiori certezze e possibilità di risarcimento. Il Decreto si inserisce inoltre in un contesto più ampio di lotta alla precarietà lavorativa”. Mentre da un lato i lavoratori a tempo determinato avranno maggiori strumenti per tutelare i propri diritti e ottenere un risarcimento in caso di abusi, dall’altro le imprese, soprattutto quelle che fanno un uso eccessivo dei contratti a tempo determinato, potrebbero dover sostenere costi maggiori per i risarcimenti. ”A questo punto, il Decreto potrebbe spingere le imprese a stabilizzare i rapporti di lavoro – rileva l’associazione dei consumatori – favorendo l’assunzione a tempo indeterminato”. Il Decreto Legge 131/2024 ”rappresenta un passo avanti significativo nella tutela dei lavoratori a tempo determinato. Le nuove norme, pur non risolvendo completamente il problema della precarietà, offrono strumenti più efficaci per contrastare gli abusi e garantire maggiori certezze ai lavoratori. Sarà interessante – conclude la rappresentante di Federcontribuenti – osservare come le imprese si adatteranno a questo nuovo scenario e quali saranno gli effetti a lungo termine sulla flessibilità del mercato del lavoro”.