Giornata Mondiale del Cuore, l’importanza dell’aderenza terapeutica
In occasione della Giornata Mondiale del Cuore che si celebra ogni anno il 29 Settembre, la Fondazione Italiana per il Cuore lancia la campagna puntando i riflettori sull’aderenza terapeutica.
Continua così la sfida per ridurre la mortalità e migliorare la qualità della vita delle persone con malattie cardiovascolari (1 su 3 muore per malattie cardiovascolari e l’80% di esse è prevenibile)
L’importanza dell’aderenza terapeutica
“Se la parola aderenza fa pensare di essere legati a qualcosa, in medicina si traduce nel concetto di aderenza terapeutica, che va oltre il gesto di seguire passivamente le istruzioni del medico, perché implica un legame forte e consapevole con il proprio percorso di cura. Non è, cioè, solo questione di “prendere correttamente le medicine prescritte”, ma anche quella di comprendere che ogni scelta e ogni comportamento contribuiscono a migliorare la propria salute perché aderenza significa anche adottare e mantenere stili di vita salutari ed eseguire controlli medici regolari. Proprio per evidenziare l’importanza di questo impegno siamo molto orgogliosi che il Ministero della Salute abbia pubblicato il documento redatto da un tavolo di lavoro composto da 43 membri dell’’Alleanza Italiana per le malattie cardio-cerebrovascolari, e coordinato da FIPC, focalizzato proprio sulla tematica dell’aderenza terapeutica dal titolo “Aderenza terapeutica: analisi critica e prospettive per un percorso efficace di cura delle malattie cardio-cerebrovascolari”: dichiara Emanuela Folco, Presidente FIPC
Nel documento viene sottolineato come una scarsa aderenza alle terapie riduca drasticamente l’efficacia dei trattamenti, portando ad un aumento della mortalità e delle complicanze legate alle malattie cardiovascolari, oltre che un aumento della spesa sanitaria. Questa pubblicazione segna un passo avanti nell’elaborazione di strategie concrete per sostenere i pazienti nel loro percorso di cura, favorendo un impegno più consapevole e responsabile da parte di tutti gli attori coinvolti.
In Italia, tra le persone in trattamento con farmaci per il diabete, l‘aderenza subottimale riguarda quasi il 70% dei pazienti mentre si aggira intorno al 40% nel caso di terapie ipolipemizzanti. Anche in altre condizioni di interesse cardio-cerebrovascolare l’aderenza subottimale è un dato di fatto dato che è meno del 50% nei pazienti in trattamento con farmaci per ipertensione, scompenso cardiaco e anticoagulanti, per arrivare addirittura all’80% in caso di pazienti in trattamento con farmaci per asma e BPCO2.
Iniziative e screening gratuiti
La Giornata Mondiale del Cuore è promossa dalla World Heart Federation insieme a oltre 200 organizzazioni nazionali. Questa giornata mira a educare le persone su come prevenire queste patologie attraverso l’informazione e la prevenzione.
In Italia, l’evento è coordinato dalla Fondazione Italiana per il Cuore (FIPC), che fa parte del Comitato Organizzatore internazionale. Con il supporto di Conacuore, che riunisce numerose associazioni di volontariato, e della Fondazione Giovanni Lorenzini, vengono organizzati eventi gratuiti durante i mesi di settembre e ottobre. Questi includono screening, incontri informativi e la distribuzione di opuscoli che offrono consigli pratici per la cura del cuore.
“Siamo fieri di rinnovare come ogni anno, il nostro impegno nella sensibilizzazione sulla salute cardiovascolare. La collaborazione tra le associazioni di volontariato e i centri ospedalieri è fondamentale per raggiungere un numero sempre maggiore di persone. Con attività che spaziano dagli screening gratuiti alle campagne informative, ci poniamo l’obiettivo di far comprendere a tutti quanto sia importante prendersi cura del proprio cuore ogni giorno. Queste iniziative permettono di educare i cittadini su prevenzione, stili di vita salutari e sull’importanza di controlli regolari, contribuendo a ridurre significativamente i rischi per la salute. È attraverso il coinvolgimento della comunità che possiamo fare la differenza, unendo le forze per un futuro con meno malattie cardiovascolari”: conclude Giuseppe Ciancamerla, Presidente di Conacuore.