Un simpatico episodio ha catturato l’attenzione di tutto il mondo, il figlio di Elon Musk, X Æ A-Xii, ha detto al presidente Donald Trump di “andare via” durante un incontro, nello Studio Ovale. Questo vivace quattrenne, noto per il suo nome insolito e la sua presenza carismatica, ha fatto una battuta tagliente, che ha fatto sorridere molti e ha dato un esempio della libertà di cui godono o dovrebbero godere tutti i bambini.
L’incontro tra Musk e Trump, che si è svolto per discutere questioni legate al Dipartimento per l’Efficienza Governativa (Doge), ed è stato interrotto più volte dal piccolo X, che ha infilato le dita nel naso del padre e ha pronunciato la frase rivolto a Trump : “Non sei il presidente, devi andare via”. La reazione di Trump è stata sorprendentemente leggera e ha persino elogiato il bambino, definendolo “un bambino con un quoziente intellettivo molto alto”.
Questo episodio ha sollevato importanti riflessioni, nonostante il siparietto comico, sull’importanza di trattare tutti alla pari, indipendentemente dall’età o dalla posizione sociale. I bambini soprattutto, ma ci piacerebbe tutti gli altri, hanno il diritto di esprimere i loro pensieri e opinioni, senza riserve. La capacità di un bambino di parlare liberamente, anche con un Presidente, è un atto democratico puro e naturale. È la sovrastruttura o la cultura a porre limiti alla libera determinazione di esprimere la propria opinione, senza filtri .
Inoltre, questo evento mette in luce la necessità di educare i bambini a esprimere i loro pensieri in modo rispettoso e costruttivo, ma diretto . La libertà di parola è un diritto fondamentale, che va appresa da subito.
Il gesto del figlio di Elon Musk, e non in quanto figlio di ELon Musk, è un atto coraggioso, non ha esitato ad affrontare un Presidente, nello Studio Ovale, ed è un promemoria del potere della libertà di parola, oltre il ruolo. Una lezione importante, anche se si tratta di un 4enne.