Il leader del Partito Laburista, Sir Keir Starmer, ha dichiarato di aspettarsi che il Regno Unito possa essere colpito dai dazi imposti dal presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, nel caso in cui quest’ultimo decidesse di attuare nuove misure protezionistiche nei confronti di alleati storici come la Gran Bretagna.
Sebbene Starmer abbia ribadito l’approccio pragmatico del governo nei confronti delle politiche commerciali, ha anche avvertito che il paese non escluderà la possibilità di rispondere se necessario.
Le dichiarazioni di Starmer giungono in un periodo in cui la politica commerciale degli Stati Uniti sta attirando sempre più attenzione. L’amministrazione Trump, nota per il suo approccio “America First”, ha adottato politiche commerciali protezionistiche, puntando a ridurre il deficit commerciale degli Stati Uniti e a proteggere le industrie locali. Le politiche continuano ad influenzare il panorama economico globale, soprattutto con le nuove dichiarazioni circa la possibilità di estendere i dazi a nuovi partner commerciali, inclusi alcuni alleati storici.
Il Regno Unito, dopo la Brexit, si trova in una posizione delicata, cercando di ridefinire i propri rapporti commerciali al di fuori dell’Unione Europea. L’eventuale impatto dei dazi americani potrebbe complicare ulteriormente questo processo, aggravando le difficoltà economiche di un paese già alle prese con le conseguenze della pandemia e le sfide legate all’uscita dall’UE.
Keir Starmer ha espresso una preoccupazione crescente riguardo a possibili misure punitive da parte degli Stati Uniti. “Ci aspettiamo che potrebbero esserci ulteriori dazi imposti al nostro paese”, ha affermato. Tuttavia, ha anche sottolineato che l’approccio del governo deve rimanere pragmatico, cercando soluzioni diplomatiche per minimizzare i danni economici e mantenere relazioni costruttive con Washington.
Il Premier ha chiarito che, nonostante l’impegno a evitare conflitti commerciali, il Regno Unito non escluderà una risposta qualora le circostanze lo richiedano. “Se le politiche commerciali degli Stati Uniti dovessero diventare problematiche per i nostri settori strategici, il governo è pronto a esplorare tutte le opzioni, inclusa una risposta mirata”, ha dichiarato Starmer, pur sottolineando la preferenza per un approccio di dialogo.
La possibilità di un aumento dei dazi da parte degli Stati Uniti solleva preoccupazioni sia per l’economia britannica che per le politiche commerciali del governo. Il Regno Unito sta cercando di stabilire accordi di libero scambio con vari paesi in tutto il mondo, ma l’introduzione di dazi potrebbe ostacolare questi sforzi e influire negativamente su settori vitali come l’industria automobilistica, l’agricoltura e la tecnologia.
Inoltre, la risposta del governo Starmer potrebbe avere ripercussioni politiche interne. Se il governo dovesse adottare una linea troppo conciliante nei confronti degli Stati Uniti, potrebbe rischiare di perdere consensi tra i sostenitori che vedono nella Brexit una possibilità per rafforzare la sovranità economica del Regno Unito. D’altro canto, una risposta troppo aggressiva potrebbe esporre il paese a ritorsioni e creare tensioni con una delle principali potenze economiche mondiali.
Le parole di Keir Starmer riflettono la crescente incertezza che il Regno Unito affronta in un contesto globale in continua evoluzione. Sebbene il governo si impegni a perseguire un approccio pragmatico e a evitare conflitti diretti con gli Stati Uniti, non esclude una risposta qualora i dazi minaccino l’economia britannica. La gestione delle relazioni commerciali, lo si capisce, diventerà sempre più cruciale per il futuro economico del Regno Unito.