Una stagione da dimenticare per la rete ammiraglia di Canale 5. Dopo le critiche feroci al Grande Fratello e le cancellazioni di La Talpa, il recente flop di The Couple ha peggiorato la situazione dei programmi di Mediaset. In un momento in cui il pubblico migra verso altre piattaforme e canali alla ricerca di prodotti freschi, perché la tv pubblica si ostina a proporre programmi che hanno esaurito il proprio potenziale? Alla base c’è una scarsa voglia di innovare. Tuttavia, il problema è ben più complesso.
Solo qualche giorno fa è arrivata la notizia – che subito ha fatto il giro del web – della cancellazione in corso d’opera di The Couple. Il reality show del lunedì condotto da Ilary Blasi su Canale 5 ha preso il posto del Grande Fratello. È stato un fallimento sotto tutti i fronti. Sia a livello di pubblico e di share. L’episodio di domenica è stato visto da poco meno di 800mila spettatori. Sia a livello di engagement sui social e di interesse da parte della stampa. Senza neanche trasmettere l’ultima puntata, lo show è stato cassato. Il montepremi è stato devoluto in beneficenza. Al suo posto e con una settimana di anticipo ha debuttato la nuova edizione de L’isola dei famosi. E, fin dal suo primo episodio, si è confermata la premier di stagione meno vista di sempre.
Su Canale 5 c’è aria di “allerta rossa” perché tutti i suoi programmi più storici soffrono una dura concorrenza e non riescono a trovare nuovi “spunti” narrativi. Non è colpa di un cast poco efficace – come in molti hanno affermato riguardo al Grande Fratello – e non è colpa dei presentatori né degli autori dei programmi. È il genere del reality show che ha finito la sua fase. Fino a quando i vertici di Canale 5 non raggiungeranno questa consapevolezza, il pubblico sarà sempre più critico nei suoi confronti. Inoltre, non avrà più intenzione di guardare programmi che non hanno più niente da dire. Sì, perché il reality show – così come ha fatto il suo debutto in Italia nel lontano 2000 – non esiste più.
Canale 5 dopo la morte di Silvio Berlusconi che non guarda al progresso
Ora che Piersilvio Berlusconi è (in pianta stabile) alla direzione di Mediaset c’è da dire che ci sono stati molti cambiamenti. Alcuni positivi e altri negativi. Se da una parte Rete 4 resta (e forse lo sarà per sempre) la rete più politica con programmi fin troppo di parte sull’attuale linea di governo, Canale 5 era rimasta in bilico. Giocava in “entrambe le squadre” perché nata per offrire al pubblico il giusto mix di informazione e intrattenimento. Nella stagione appena conclusa non c’è stato niente di tutto questo. Ci sono stati dei cambiamenti, come l’uscita di scena di Barbara d’Urso. Su Canale 5 si è visto il proliferare di programmi di importazione, come le soap turche e i reality.
Quest’anno pare che solo Temptation Island abbia funzionato in fatto di ascolti. Il resto è stato un totale disastro. Questo perché, alla base di Canale 5, non c’è la voglia di proporre qualcosa di nuovo e diverso. Invece, si ripropone sempre la solita narrazione. Senza capire che il pubblico è cambiato, c’è più dispersione di programmi con le piattaforme, e quel genere di tv che viene proposta – nata in seno agli anni ’80 – non esiste più. Quindi, perché insistere invece di ragionare su nuovi e possibili sviluppi?
I reality show non sono più un esperimento sociale e antropologico
Siamo ben lontani dai tempi d’oro del primo Grande Fratello. Anche della prima storica edizione de La Talpa. Da allora, sono trascorsi quasi 25 anni e i gusti sono cambiati. Lo stesso vale per le regole dei reality show. Ora non basta chiudere in una cassa personalità stravaganti e creare legami di coppie e futili litigi. Oggi al pubblico non interessa più questo meccanismo. Vuole sperimentare nuovi orizzonti ed è in cerca di un intrattenimento di cuore e di pancia. Invece che ascoltare litigi e pensieri di poco conto.
Il reality come esperimento antropologico è finito. Si è andato ben oltre e, come è ben noto, i programmi di Real Time o di NOVE stanno convincendo molto di più rispetto a Mediaset. Questo perché si è guardato al futuro della tv. Non si mira solo a consolidare il pubblico ma anche a cercare un nuovo tipo di spettatore. Per farlo bisogna uscire dagli schemi e Canale 5 non lo ha fatto. Anzi, non è mai stata una sua prerogativa.
Non solo reality ma su Canale 5 anche il daytime soffre insieme alle fiction
Una difficile situazione va ben oltre i reality show. È segno di una programmazione da rivedere nella sua interezza. Il daytime con i suoi programmi di informazione scende a poco meno di un milione. Sono sconfitti da La vita in diretta. Le fiction non brillano come un tempo. Propongono le solite storie di malavita con tanta violenza e sparatorie senza senso. In questo, solo i programmi di Maria De Filippi reggono il confronto. Ma una rete come Canale 5 si può affidare solo alla camaleontica moglie di Costanzo?



