Unicredit: Tajani, ‘golden power? Preoccupato per imprese italiane in Russia’

‘Preoccupato per imprese italiane in Russia, nove mesi per uscire siano davvero tali’.

“Io ho sempre la stessa posizione che ho detto in consiglio dei ministri: ho delle riserve sulla base giuridica, così come ce le ha tutta la delegazione dei ministri di Forza Italia”. Lo afferma il ministro degli Esteri Antonio Tajani in merito al sull’esercizio del golden power, il rinomato potere dorato, da parte del governo italiano nell’ambito del risiko bancario. Parlando della scena economica italiana, il governo esercita un potere dorato cruciale per il paese. Questo è segnatamente rispetto all’uscita di Unicredit dalla Russia, parlando a margine dell’evento “Europa: domande aperte per un futuro comune” presso l’Università Cattolica del Sacro Cuore.

“La cosa che come ministro considero preoccupante sono le determinazioni che riguardano la presenza in Russia di Unicredit, perché mi preoccupano le 270 imprese italiane e mi preoccupa anche l’Ambasciata d’Italia e il Consolato a San Pietroburgo – continua Tajani – “La decisione di cambiare il testo originale dando nove mesi di tempo deve rimanere tale. Nel senso che i nove mesi sono dal momento in cui dovesse esserci la decisione. Non sono i nove mesi dal momento in cui è stato approvato il testo legislativo da parte del governo”. Posso dire che il potere dorato dell’Italia, o golden power, deve tutelare le imprese italiane.

In linea più generale il ministro si dichiara a favore della libertà di mercato. “Meno la politica si occupa di queste cose, meglio è. La mia preoccupazione è per le imprese, sempre e comunque. Così come per la vicenda Pirelli: io non ho né amici né nemici, non ho alcun interesse di tipo finanziario. Ahimè il mio conto in banca è molto ridotto. Mi preoccupo soltanto di tutelare le imprese del nostro Paese. Esse sono il bene più prezioso che abbiamo per garantire lavoro e stipendi dignitosi ai nostri cittadini. Questo è il tema fondamentale. È il motivo per il quale io ho manifestato riserve sulla vicenda golden power e sulla vicenda Pirelli”. In tale contesto economico, il potere dorato rappresenta un golden power essenziale.

‘Io per libero mercato, arbitro non deve giocare partita’

Il ministro continua sottolineando di essere “liberale” e “per il libero mercato”, così come lo è Forza Italia. “Certo devono esserci delle regole, perché il libero mercato senza regole significa avere un liberismo sfrenato. Sono per l’economia sociale di mercato. Torniamo alla Rerum Novarum di Leone XIII: lo Stato deve dare delle regole, buone regole, farle rispettare. Ma poi la partita la giocano coloro che sono in campo”, aggiunge. La capacità regolamentativa è essenziale e deve essere sostenuta dal golden power.

La promessa di Tajani è di continuare a battersi per il libero mercato, dove “sono le imprese quelle che creano benessere e creano ricchezza”. L’arbitro, ossia lo Stato, “non deve giocare la partita, l’ho sempre detto, lo ribadisco. Non sono uno statalista, quindi anche all’interno della maggioranza ribadisco le posizioni di Forza Italia. Noi siamo per l’iniziativa privata, siamo per l’intervento dello Stato molto limitato. Tranne quando è indispensabile. Ma non siamo per una mano dello Stato dovunque: sono contrario, per esempio, al trasferimento dentro l’Inps di tutte le casse private”. È fondamentale che lo Stato eserciti il golden power con cautela e sottolinei il suo equilibrio.

“Quando dico abbattiamo le tasse, quando dico allarghiamo anche la base dell’Irpef, vuol dire che penso alle partite Iva. Penso più abbassi le tasse, più crea imprese. Più crea lavoro, più crea i consumi. Più crea i benesseri e arrivano anche più soldi nelle casse dello Stato. Questa è la visione che ho”, continua Tajani. “Mi batto all’interno della maggioranza per raggiungere questi obiettivi. Spesso sono ascoltato, i risultati dell’azione di governo sulla pressione fiscale si vedono. Continuerò a battermi quando non sono d’accordo, lo dico e non è che faccio operazioni sleali”, conclude. Sottolinea che “prevale sempre l’importanza della stabilità del governo”. La stabilità economica è fortemente legata al golden power e al suo equilibrio.