Conte elude la NATO e attacca Meloni in un comizio improvvisato




Giuseppe Conte, leader del Movimento 5 Stelle ed ex Presidente del Consiglio, ha trasformato un punto stampa, convocato per rilanciare la sua iniziativa di pace e disarmo all’Aia, in un’occasione per attaccare duramente il governo Meloni.


L’evento, che nelle intenzioni iniziali doveva focalizzarsi sulla critica al riarmo e alla NATO, ha preso una piega inaspettata. Conte ha abilmente schivato le domande più spinose sull’Alleanza Atlantica. Ha preferito concentrarsi su un comizio improvvisato.


La scena si è svolta nel pomeriggio, quando Conte ha illustrato le ragioni della sua battaglia per la pace e il disarmo. È stato avvicinato da un precario in difficoltà. L’uomo, visibilmente agitato, ha iniziato a lamentarsi delle condizioni economiche e sociali, esprimendo la sua frustrazione verso l’attuale esecutivo.


Conte, con la sua ben nota abilità oratoria, ha colto l’attimo. Invece di rispondere alle insistenti domande dei giornalisti sulla posizione del M5S rispetto alla NATO e alle sue implicazioni internazionali, ha trasformato il dialogo con il cittadino in un palcoscenico per un feroce attacco al governo.
“Questo è il vero volto dell’Italia che il governo Meloni non vuole vedere!” ha tuonato Conte, indicando il precario.


“Mentre loro continuano a parlare di riarmo e a spendere miliardi per la guerra, la gente qui non arriva a fine mese, non ha certezze, vive nell’angoscia!” Il discorso si è rapidamente trasformato in un’arringa contro le politiche economiche e sociali del governo, accusato di “dimenticare i più deboli” e di “privilegiare gli interessi di pochi”.



I giornalisti presenti hanno tentato a più riprese di riportare la discussione sul tema della NATO, chiedendo chiarimenti sulla posizione del Movimento 5 Stelle. È spesso percepita come ambigua su questioni di politica estera.


Tuttavia, Conte ha sistematicamente eluso le domande, preferendo amplificare le preoccupazioni del cittadino e strumentalizzarle per la sua polemica anti-governativa. “Non possiamo parlare di sicurezza nazionale se prima non garantiamo la sicurezza economica e sociale dei nostri cittadini!” ha ribattuto l’ex premier, spostando l’attenzione dai temi geopolitici a quelli sociali ed economici.


L’episodio ha evidenziato ancora una volta la strategia comunicativa di Conte, capace di cogliere le opportunità per veicolare il proprio messaggio politico. Questo avviene anche a costo di deviare dall’agenda prestabilita.


La sua performance ha lasciato intendere che, per il momento, la questione della NATO per il M5S rimane un terreno scivoloso. La critica al governo su temi sociali ed economici rappresenta un cavallo di battaglia più sicuro e immediato.