Raid a Gaza: la tragedia dei bambini e l’appello politico per gli ostaggi.

La guerra in corso tra Israele e Hamas continua a mietere vittime civili, con un bilancio particolarmente tragico che colpisce i più deboli.


Fonti mediche e media locali, tra cui Al Jazeera, hanno riportato la morte di almeno otto bambini a Gaza in recenti raid israeliani. La notizia arriva mentre l’avanzata dei carri armati israeliani prosegue nel quartiere di Sabra a Gaza City.

I bambini sono stati uccisi in due attacchi distinti: sei di loro mentre cercavano riparo nelle tende degli sfollati a nord.

Di fronte all’escalation militare e allo stallo politico, Beny Gantz, figura di spicco dell’opposizione israeliana, ha lanciato una proposta audace al primo ministro Benjamin Netanyahu. Gantz ha invitato Netanyahu a formare un “governo per liberare gli ostaggi”, un’iniziativa che mira a concentrare tutte le forze politiche e diplomatiche sulla restituzione dei circa 20 ostaggi israeliani che, secondo le ultime stime di Donald Trump, potrebbero essere ancora vivi.

La mossa di Gantz arriva in un momento di forte tensione interna, dopo che lo stesso Gantz aveva lasciato la precedente coalizione di governo a giugno 2024, criticando la gestione del conflitto da parte di Netanyahu.

Gantz si è detto pronto a mettere da parte le divergenze politiche per il bene supremo della nazione e per la liberazione dei prigionieri, invitando anche gli altri partiti di opposizione a unirsi a questa causa comune. Se Netanyahu dovesse rifiutare, l’opposizione saprebbe di aver fatto il possibile per trovare una via d’uscita a questa crisi.

Secondo recenti dichiarazioni, anche se non confermate, il numero di ostaggi ancora in vita sarebbe sceso drasticamente rispetto alle stime iniziali, rendendo ancora più urgente ogni sforzo per la loro liberazione.