Un incontro carico di aspettative alla Casa Bianca si è concluso con un brusco ‘gelo’ politico.
Il Presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, ha ricevuto il suo omologo ucraino, Volodymyr Zelensky. Il faccia a faccia è durato due ore e mezza. Axios lo ha descritto come “teso” e “concluso bruscamente” con un atteggiamento “duro” da parte del tycoon. Questo ha segnato un punto di non ritorno sulle speranze di Kiev per la fornitura dei missili a lungo raggio Tomahawk.
Il tema centrale del colloquio era la richiesta ucraina dei missili da crociera Tomahawk. Questi sono visti da Kiev come un potenziale punto di svolta nel conflitto. Tuttavia, Donald Trump ha chiarito la sua posizione, dichiarando: “Spero che la guerra finisca senza che l’Ucraina abbia bisogno dei missili Tomahawk.”
Il Presidente USA ha espresso forti riserve sulla fornitura, motivandole con due ragioni principali:
Rischio di Escalation: “Dare i Tomahawk a Kiev sarebbe una escalation,” ha affermato Trump. Egli ha ribadito la sua linea di non inasprire ulteriormente il conflitto.
Scorte Americane: Il tycoon ha inoltre sottolineato che gli Stati Uniti hanno bisogno dei missili per la propria difesa. Questo è un chiaro segnale che l’arsenale USA non deve essere “esaurito” a favore dell’Ucraina.
La retorica di Trump, che in precedenza aveva giocato con la minaccia di inviare 2000 Tomahawk a Putin come arma di pressione, si è trasformata in un inatteso stop. Questo ha raffreddato significativamente le aspettative ucraine.
A complicare il quadro, Trump ha escluso l’ipotesi di un vertice a tre con Vladimir Putin. Questa proposta era stata ventilata come possibile via per la pace. L’incontro separato tra Trump e Putin è previsto nelle prossime settimane a Budapest, in Ungheria.
Il motivo addotto da Trump per respingere il formato trilaterale è netto:
“Questi due leader non si piacciono, vogliamo che tutti si sentano a loro agio. Entrambi negoziano bene ma c’è troppo odio tra loro,” ha spiegato il Presidente USA. Ha confermato che gli incontri con il leader russo e quello ucraino rimarranno separati.
La Reazione di Zelensky: Una Fiduciosa Chiamata alla Pace
Nonostante la fredda accoglienza sulla questione Tomahawk e la delusione sull’esclusione di un vertice congiunto, il Presidente ucraino Zelensky ha mantenuto un tono fiducioso e conciliante. Si è rivolto direttamente a Trump: “Punto su Donald.”
“È il momento di mettere fine alla guerra in Ucraina. Ho fiducia che il tuo aiuto possiamo mettere fine alla guerra,” ha detto Zelensky. Egli ha ribadito la necessità di un cessate il fuoco immediato e la disponibilità dell’Ucraina a sedersi al tavolo negoziale “in qualsiasi forma, bilaterale o trilaterale.”
L’incontro, come riportato da Axios, ha mostrato una netta distanza tra le priorità dei due leader. L’Ucraina cerca il sostegno militare per rafforzare la sua posizione negoziale. Nel frattempo, Trump spinge per una rapida conclusione del conflitto, anche a costo di limitare l’assistenza militare offensiva. Questo è in linea con il suo presunto riavvicinamento al Cremlino, evidenziato dalla recente telefonata con Putin.
L’esito del vertice di Washington lascia l’Ucraina con la necessità di trovare alternative ai cruciali missili Tomahawk. La palla passa ora al prossimo incontro tra Trump e Putin a Budapest, destinato a definire i contorni di una possibile tregua.
