Scontro sull’Oro di Bankitalia: La BCE dice No, Giorgetti ‘Chiariremo’

oro supera i 4000$



Un nuovo fronte di tensione si è aperto tra il Governo italiano e le istituzioni europee, in particolare la Banca Centrale Europea (BCE), a causa di un emendamento alla Manovra di Bilancio riguardante la proprietà delle riserve auree della Banca d’Italia.



La BCE ha espresso un parere legale negativo e inequivocabile sull’emendamento proposto da Fratelli d’Italia, che intendeva sancire che le riserve auree detenute da Bankitalia appartengono “allo Stato, in nome del popolo italiano”.

L’istituzione di Francoforte, guidata da Christine Lagarde, ha invitato le autorità italiane a “riconsiderare” la proposta, in quanto, a seconda della sua interpretazione, potrebbe violare i Trattati europei e mettere a rischio l’indipendenza della Banca d’Italia.

Il punto centrale delle obiezioni della BCE, come ribadito in un precedente parere del 2019, è che la gestione delle riserve ufficiali è un compito esclusivo dell’Eurosistema ai sensi dell’Articolo 127 del Trattato sul funzionamento dell’Unione Europea. Sebbene la BCE non metta in discussione la proprietà finale delle riserve da parte dello Stato italiano, ha sollevato dubbi sulla “finalità concreta” dell’emendamento.

Secondo Francoforte, se l’emendamento fosse puramente simbolico, sarebbe superfluo; ma se implicasse un uso reale delle riserve (che valgono circa 280 miliardi di euro) per finanziare la Manovra o altre spese ordinarie, esso rappresenterebbe una grave interferenza politica con la piena autonomia della banca centrale.

La Replica del Governo: Giorgetti al Lavoro
Il Ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti, ha reagito alla presa di posizione della BCE con un tono conciliante ma deciso, affermando: “Chiariremo”. L’obiettivo del Governo è evidentemente quello di smorzare la polemica e dimostrare che la norma non intende intaccare né la governance né l’indipendenza operativa di Bankitalia, ma semplicemente riaffermare un principio di diritto.

Tuttavia, il timore è che anche un segnale di potenziale ingerenza possa alimentare tensioni sui mercati e minare la credibilità dell’Italia.

Manovra nel Vivo, Polemica sul Contante e L’Appello: ‘Governo ci Ripensi’
Mentre il dibattito sull’oro infuria, la Legge di Bilancio è nel vivo dell’esame parlamentare, e un’altra questione divisiva continua ad animare la scena politica: la polemica sull’uso del contante.

Diverse voci, tra cui figure di spicco dell’opposizione e analisti economici, hanno lanciato un appello al Governo a “ripensarci” su alcune misure contenute nella Manovra, in particolare quelle che facilitano o promuovono l’uso del contante (come l’aumento del tetto per i pagamenti in cash).

L’opposizione sostiene che misure di questo tipo siano un passo indietro nella lotta all’evasione fiscale e al riciclaggio, oltre a scontrarsi con l’obiettivo di modernizzazione dei pagamenti in linea con le raccomandazioni europee. La maggioranza, al contrario, difende le scelte come un sostegno alla libertà di scelta dei cittadini e delle imprese, specialmente le più piccole.

La combinazione della bocciatura sull’oro da parte della BCE e la perdurante polemica sul contante pone la Manovra in un momento delicato, costringendo il Governo a un lavoro di mediazione e chiarimento serrato sia con le istituzioni europee che con le forze politiche interne.