Meloni chiude Atreju: “Al referendum fregatevene di me, tanto il governo durerà, votate per i vostri figli

La ventesima edizione di Atreju, la tradizionale festa giovanile di Fratelli d’Italia, si è conclusa a Roma con il vibrante intervento della Presidente del Consiglio, Giorgia Meloni.

Il palco della kermesse, quest’anno particolarmente affollato di leader di maggioranza, ha ospitato un appello cruciale lanciato dalla premier. Questo era incentrato sul prossimo referendum sulla riforma costituzionale per il premierato.

Nel suo discorso finale, Meloni ha distolto l’attenzione dalla sua figura e da quella del suo esecutivo. Ha voluto concentrarla sulla posta in gioco storica della riforma.

“Al referendum fregatevene di me, fregatevene del mio governo”, ha scandito la premier, “tanto questo governo durerà fino alla fine, statene certi. Ma votate per i vostri figli, votate per l’Italia che volete lasciare a loro.”

L’invito è chiaro: trasformare il voto in una scelta di sistema, non di mera appartenenza politica o di sostegno all’attuale maggioranza. La Presidente ha sottolineato come la riforma miri a garantire finalmente stabilità e governi scelti direttamente dai cittadini. Intende porre fine al “turnover” di esecutivi instabili che ha caratterizzato la politica italiana per decenni.

La chiusura di Atreju è stata una potente dimostrazione di unità per la coalizione di governo. Prima dell’intervento della premier, il palco ha visto sfilare i principali alleati. Questo ha confermato la solidità dell’asse di centrodestra.

Il vicepremier e leader della Lega ha ribadito il pieno sostegno alla riforma. Ha sottolineato come il premierato sia un passo necessario per dare all’Italia la “governabilità che merita”. Inoltre, ha lanciato un monito contro le “cassandre” dell’opposizione.

Il Ministro degli Esteri e segretario di Forza Italia ha insistito sul ruolo garantista della riforma. Ha evidenziato l’importanza di un capo di governo stabile nel panorama internazionale.

Il presidente di Noi Moderati ha focalizzato il suo intervento sulla necessità di unire la stabilità all’attenzione per il sociale e le famiglie.

L’esponente dell’UDC ha portato l’attenzione sulla tradizione e sui valori. Questi devono fare da sfondo a qualsiasi riforma istituzionale, in un’ottica centrista e popolare.

La presenza compatta dei leader di maggioranza ha voluto lanciare un segnale inequivocabile. La battaglia referendaria, pur essendo istituzionale, sarà combattuta in piena sintonia dalla coalizione.

Nel complesso, il discorso di Giorgia Meloni ha segnato non solo la chiusura della manifestazione, ma anche l’inizio ufficioso della campagna referendaria sul premierato. La premier ha respinto le accuse dell’opposizione che vede nella riforma un tentativo di “svolta autoritaria”. Ha risposto con l’immagine di un’Italia finalmente in grado di decidere il proprio futuro senza l’incubo delle crisi di governo.

La folla di Atreju ha risposto con entusiasmo, confermando la mobilitazione di Fratelli d’Italia a sostegno della riforma. La sfida ora si sposta dal palco alla piazza, con la maggioranza pronta a spiegare il “Sì” ai cittadini in vista della consultazione popolare.