Il vice ministro Ryabkov: «Senza affrontare le cause profonde della crisi non ci sarà un accordo»
Il piano di pace presentato dal presidente ucraino Volodymyr Zelensky «differisce radicalmente» da quello che la Russia sta discutendo con gli Stati Uniti. A dirlo è stato il vice ministro degli Esteri russo Sergei Riabkov, intervenendo in un’intervista alla televisione statale di Russia. Questo riguardo alle tensioni tra Ucraina e Mosca.
Secondo Riabkov, il piano in 20 punti reso pubblico da Kiev non è compatibile con il documento di 27 punti. Mosca afferma di lavorare su questo documento da settimane con Stati Uniti.
«Due visioni opposte del negoziato»
«Sappiamo che questo piano, se così può essere definito, differisce radicalmente da quello di 27 punti. Stiamo lavorando con la parte americana nelle ultime settimane, dall’inizio di dicembre», ha dichiarato Riabkov, marcando una distanza netta tra l’approccio ucraino e quello discusso nei canali diplomatici russo-statunitensi.
Parole che confermano come, al momento, non esista una piattaforma comune di trattativa tra Kiev e Mosca. Washington rimane l’interlocutore privilegiato del Cremlino sul dossier ucraino.
Le «cause profonde» della guerra
Il vice ministro russo ha ribadito una linea ormai consolidata nella narrativa ufficiale di Mosca:
«Senza una soluzione adeguata ai problemi che sono la fonte principale di questa crisi, non sarà possibile arrivare a un accordo finale».
Un riferimento implicito, secondo gli analisti, alle richieste russe su sicurezza, assetti geopolitici e ruolo della Nato. Kiev considera questi temi irricevibili e continuano a bloccare qualsiasi passo concreto verso una pace negoziata.
Critiche alle «tempistiche artificiali»
Riabkov ha inoltre messo in guardia contro l’imposizione di scadenze: «Le tempistiche artificiali non favoriscono l’accordo», ha affermato. Ha lasciato intendere che Mosca non intende accelerare il processo negoziale sotto pressioni politiche o mediatiche.
Una posizione che raffredda ulteriormente le aspettative di una svolta a breve termine sul fronte diplomatico.
Uno scenario ancora bloccato
Le dichiarazioni russe arrivano in un momento di stallo strategico, con il conflitto che continua sul terreno. La diplomazia procede su binari separati: da un lato il piano di Kiev, dall’altro il dialogo russo-americano.
La distanza tra le parti resta ampia. E, al momento, la pace rimane più un terreno di scontro politico che un obiettivo condiviso.
