L’amore ai tempi dell’Uomo Ragno di Marco Iurato. Recensione

Quando hai diciotto anni, l’amore ha un valore grandioso che ti cambia inevitabilmente l’esistenza. Contribuisce a mutarne forma e direzione. In quegli anni questo sentimento è in grado con tutta la sua potenza di elevarti, ma anche inabissarti.

Un rifiuto, un silenzio assordante, la distanza fisica e non solo, possono provocare ferite dolorose, difficili da rimarginare e in grado di provocare crepe profonde. È in quel periodo dell’esistenza in cui si fanno le prime esperienze sentimentali che ti travolgono con impeto e dalle quali è impossibile sottrarsi.

Cosa significa avere diciotto anni negli Anni Novanta

Ne abbiamo pienamente conferma leggendo il primo romanzo di Marco Iurato, “L’amore ai tempi dell’Uomo Ragno”, edito da Rizzoli, nel quale racconta la sua storia autobiografica ambientata ai tempi del liceo a Ragusa, l’epoca del suo emblematico incontro con Federica, il suo primo amore, vissuto con emozione e trepidazione e segnato da tante “prime volte”.

Iurato ci fa dono di una storia ambientata nei mitici anni Novanta, nel profondo Sud, in un’epoca in cui non esistevano smartphone e social networks. Le persone si incontravano solo ed unicamente nel mondo reale. Non c’era alcuno schermo a fare da filtro. Se ti interessava qualcuno dovevi “metterci la faccia” e avere il coraggio con i gesti, le attenzioni e la presenza. È stata un’epoca segnata da grandi successi musicali e da band che hanno lasciato un segno indelebile negli anni successivi.

Immerso nell’atmosfera suggestiva di quegli anni scolastici, di serate in discoteca, pomeriggi trascorsi sui libri con la radio che passava i grandi successi, canzoni con testi densi di significato nei quali era facile indentificarsi, gare sportive vissute con ansia e trepidazione.

La scoperta dell’Amore Puro

Marco Iurato narra un pezzetto della sua esistenza. In questo frammento che compone il mosaico della sua vita la scoperta dell’Amore regna sovrana. Fa riferimento ad un sentimento puro e speciale vissuto a pieno “senza se e senza ma” e che non risparmia assolutamente sofferenza e incertezze. L’esperienza raccontata da Marco Iurato in quegli anni iconici ha molto da insegnare agli adolescenti di oggi. Innanzitutto emerge un messaggio da insegnare agli adolescenti di oggi, ossia quello di vivere a pieno i propri diciotto anni senza avere fretta di diventare grandi perché essi segnano tante prime volte da sperimentare in cui importanti sono l’amicizia, il rispetto verso l’Altro e l’Amore. E anche se a volte quest’ultimo può  rivelarsi difficile e tormentato ha tanto da insegnare e trasmettere.

Un romanzo su una generazione di sognatori

L’amore ai tempi dell’Uomo Ragno” è una lettura piacevole che farà venire tanta nostalgia al lettore dell’epoca in cui è ambientato. Il lettore entrerà così in empatia con il protagonista tanto da ritrovarsi a supportarlo in diverse occasioni, a gioire, a soffrire con lui.  Un romanzo di formazione, trasmette positività e trasuda amore per la vita e quegli ideali puri e nobili che vale la pena raccontare così come ha fatto Iurato in questo libro.

Consigliato agli adulti nostalgici e agli adolescenti di oggi per intraprendere un viaggio in un’epoca in cui certe passioni, come quella per lo sport e la musica hanno segnato una generazione di sognatori che sapeva gustarsi la vita e divertirsi con poco e con quella semplicità che è l’essenza di ciò che ha valore e lascia un segno indelebile nella mente e nel cuore.

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