La barba è oggi non solo una semplice caratteristica, ma un vero e proprio elemento di stile che merita le dovute attenzioni, a partire da una corretta skincare, che la aiuta a crescere sana e forte.
Peccato che il 42% degli uomini italiani non segua una corretta pulizia del viso, trascurando l’utilizzo di un detergente specifico. Tra le motivazioni più comuni la dimenticanza, la scarsa importanza attribuita a questo gesto e l’abitudine di lavarsi con prodotti generici trovati a portata di mano.
Ad affermarlo, in occasione della Giornata Mondiale della Barba che si celebra il 7 settembre, è un’analisi condotta da Barberino’s, la catena di barbershop Made in Italy che sta rivoluzionando la professione del barbiere, che mostra come solo il 17% si dedichi a una pulizia specifica due volte al giorno.
In particolare, i più attenti alla skincare risultano i ragazzi tra i 18 e i 24 anni, che registrano la percentuale più alta tra coloro che usano un detergente specifico per il viso in due diversi momenti della giornata (20%), seguiti, al di sopra della media nazionale, dagli uomini tra i 55 e i 64 anni (19%).
I più pigri e disinteressati risultano invece gli over 65, che nel 48% dei casi non usano mai un prodotto specifico (solo nel 5% dei casi lo utilizzano due volte al giorno), lavandosi con ciò che trovano a disposizione sul momento, dal sapone per le mani al bagnoschiuma: la percentuale supera la media nazionale, che si attesta invece al 21%.
L’amore per la barba tra i più giovani
Secondo l’analisi condotta da Barberino’s, nonostante le scarse attenzioni riservate alla skincare, gli italiani amano la barba. Solo il 18% infatti non la porta — un’evidenza che emerge in particolare tra over 65, tra i quali raggiunge il 43%, e dai giovani tra i 18 e i 24 anni, dove registra il 36% —, mentre un consistente 75% sceglie di tenerla, tra chi la predilige corta e al di sotto dei 5 millimetri, chi di lunghezza media e chi lunga (rispettivamente il 39%, il 31% e il 5% del totale nazionale degli intervistati). Meno apprezzati, invece, il pizzetto e i baffi, che si fermano entrambi al 2%.
Indipendentemente dallo stile scelto, il barber si conferma un punto di riferimento: il 76% degli italiani si fida del consiglio del professionista quando arriva il momento di sistemare il look. Ad affidare il proprio stile ai barbieri sono in particolare gli uomini nelle fasce tra i 25 e i 34 anni e tra i 45 e i 54 anni (entrambe al 79%), mentre i più caparbi si rivelano gli over 65: il 33% preferisce fare di testa propria.
I must have della skincare maschile
Nonostante la scarsa attitudine alla detersione con soluzioni specifiche, il detergente viso emerge ugualmente come il più utilizzato tra i prodotti beauty maschili (46%), al pari della crema viso (46%). Al terzo posto, a rivelare invece l’interesse per la cura della barba, ci sono gli shampoo e i balsami barba, che risultano i prodotti più utilizzati dal 37% degli uomini. A netta distanza il contorno occhi (13%) e i prodotti styling per la barba, come oli e cere (12%).
Pur essendo a conoscenza delle differenze tra la pelle maschile e quella femminile, quasi la metà degli italiani ha utilizzato almeno una volta cosmetici studiati appositamente per le donne (49%), tra chi lo ha fatto per pura curiosità (38%) e chi, con il tempo, l’ha fatta diventare un’abitudine (11%). Il 38% si è dichiarato invece non interessato.
I più propensi e curiosi risultano gli uomini tra i 25 e i 34 anni, tra i quali il 61% ha sperimentato i cosmetici di familiari o amiche: un valore che non solo risulta più alto rispetto alla media nazionale, ma che supera anche di oltre dieci punti percentuali quello delle altre fasce d’età, a eccezione di chi si trova tra i 18 e i 24 anni, che segue a breve distanza con il 59%. Meno propensi, invece, gli over 65, tra i quali la percentuale si attesta al 24%.
Tra le regioni, secondo l’analisi Barberino’s, la più incline al benessere è il Piemonte: il 47% degli intervistati si concede un trattamento quando ne sente il desiderio. Al contrario, in Campania e Lazio si va dal barbiere principalmente per taglio di barba e capelli (rispettivamente il 44% e il 36%). A rinunciare ai trattamenti sono anche gli emiliani, che però ne fanno soprattutto una questione economica e di tempo: ad affermarlo è il 56% degli uomini, un valore che supera di venti punti percentuali la media nazionale.