Intervista al Dottor Marco Grassi
L’allattamento al seno è uno dei modi più efficaci per garantire la salute e la sopravvivenza dei bambini.
L’OMS raccomanda che i bambini vengano alimentati esclusivamente con latte materno per i primi sei mesi di vita, continuando ad essere la principale fonte di nutrizione anche dopo l’introduzione degli alimenti complementari, fino ai due anni di età o oltre, e comunque finché la madre e il bambino lo desiderano.
Sull’argomento abbiamo consultato il Dottor Marco Grassi, ginecologo presso l’ospedale ‘C. e G. Mazzoni’ di Ascoli Piceno

Dottor Grassi cosa rappresenta il latte materno per il neonato?
Il latte materno è un alimento completo e naturale che fornisce al bambino tutti i nutrienti essenziali per una crescita sana l’allattamento, però, non si limita solo a nutrire. Favorisce infatti anche un profondo legame affettivo e psicologico tra madre e bambino, fondamentale per il benessere emotivo e lo sviluppo di entrambi, una dimensione che non dovrebbe essere mai trascurata.”
Quali sono i principali benefici?
I benefici sono numerosi: migliora lo sviluppo psicomotorio e intestinale proteggendo dall’obesità, ciò significa avere meno rischi di sviluppare diabete di tipo 2 ma non solo, i bambini che non vengono allattati al seno hanno una maggiore propensione a soffrire di diarrea, vomito, infezioni delle vie urinarie, stitichezza ed eczema. Inoltre, sono più inclini a sviluppare otiti e a rifiutare nuovi cibi e sapori.”
E i vantaggi per la salute della madre?
Facilita una ripresa più rapida dopo il parto, grazie all’ossitocina, che accelera il recupero e aiuta a perdere il peso accumulato durante la gravidanza. Riduce il rischio di ipertensione, colesterolo elevato, malattie cardiovascolari, osteoporosi e diabete di tipo 2. In più è una scelta economica, poiché non comporta costi aggiuntivi né preparazioni complesse.
Quando l’allattamento non è possibile?
In questi casi è bene garantire che la scelta sia fatta con consapevolezza, nel rispetto della salute della madre e del neonato.
Come allattare al seno, esistono alcune regole elementari?
Nei primi mesi i neonati poppano tra le 8 e le 14 volte al giorno. Questo approccio flessibile è importante per soddisfare i bisogni del piccolo e consentire alla madre di gestire meglio la sua routine. Una corretta postura aiuta la madre a evitare dolori ai capezzoli e altre problematiche come la mastite. Non è necessario un tempo rigido per ogni poppata, è il bambino che decide quando ha mangiato abbastanza. Nei primi sei mesi di vita, il bambino dovrebbe ricevere esclusivamente latte materno, anche per quanto riguarda l’acqua. Quando ha sete, si attacca al seno e prende il “primo latte”, ricco di acqua e zuccheri.
L’uso di tettarelle o biberon va evitato?
Questi dispositivi, soprattutto all’inizio, possono interferire con l’allattamento al seno, compromettendo l’adeguato attaccamento del bambino.