Intervista al creativo Christian Bergamo
Parole in Posa è uno startup digitale fondata nel 2022 dallo scrittore e creativo Christian Bergamo per unire il potere evocativo delle parole alla magia dei ricordi.
Questo progetto creativo nasce dall’intuizione di trasformare i momenti più significativi della vita in racconti personalizzati, restituendo alle emozioni il peso e la profondità che meritano. Grazie a una piattaforma web all’avanguardia, Parole in Posa permette agli utenti di condividere le proprie esperienze di vita ricevendo in cambio mini-racconti unici, scritti da autori professionisti con solide community di lettori.
Ogni scrittore realizza il proprio ritratto d’autore dopo un incontro privato con il committente e questo rende l’esperienza completamente personalizzata. I racconti sono delle vere e proprie “opere d’arte della parola”. Stampati su diversi supporti, sono un regalo senza tempo che celebra persone e momenti speciali.
Di questo progetto innovativo ce ne parla nel dettaglio il fondatore e scrittore Christian Bergamo in questa intervista che trasuda tanta passione per il mondo della scrittura.
Christian, che potere hanno per te le parole?
Le parole creano nuove realtà ma danno anche forma ai ricordi. Le parole costruiscono un’idea, metabolizzano un pensiero, destrutturano. Le parole sono uno strumento, un mezzo, il fine. Il potere che hanno è un super potere, uno di quelli che appartiene a tutti, ma in pochi utilizzano come dovrebbero.
Come e in che misura esse sono in grado di connettersi con il mondo interiore di ognuno di noi?
Dando concretezza alla memoria, alle riflessioni, alle emozioni più profonde. Credo che chi trova le parole giuste per rappresentare il proprio sé, abbia le chiavi per l’accesso alla consapevolezza.
Com’è nata l’idea di creare Parole in posa?
Osservando il lavoro di un fotografo, mi sono accorto che l’immagine immortala l’istante, e quasi mai attimi di vera felicità e puro dolore, perché in quel momento non tendiamo a scattarci foto ma viviamo, semplicemente. Le parole invece possono fermare il tempo in maniera più forte e completa. Raccontarsi in un testo significa avere la possibilità di fermarsi sui dettagli, sulle sensazioni, e quando ho capito che non è per tutti così semplice, ho capito che avere uno scrittore come intermediario potesse essere una soluzione interessante.
Lo scrittore incaricato a scrivere la storia realizza il proprio ritratto d’autore dopo un incontro conoscitivo con il committente. In cosa consiste?
Una videocall di 45 minuti. Un faccia a faccia in cui c’è chi racconta e chi ascolta. Lo scrittore prende appunti della storia che ascolta, ma non è un incontro passivo, è uno scambio empatico, è un condividere con uno sconosciuto un mondo interiore e poi vederselo riconsegnare a mo’ di storia narrata a parole e incorniciata in un quadro.
Nel corso degli anni avete creato non delle semplici storie ma quelle che sono state definite “opere d’arte della parola”. Cosa le caratterizza e cosa le rende tali?
Il fatto che a scriverle siano artisti della parola, persone che vivono di scrittura, autori professionisti. Come i pittori con i loro dipinti, anche gli scrittori sanno restituire emozioni intense, ma attraverso le parole. Tenere appeso in casa il quadro con la propria storia ha una potenza intima e artistica non indifferente.
Un ricordo particolare legato ad un’opera d’arte della parola che avete realizzato e che vuoi condividere con noi…
La storia di una donna scomparsa per una malattia ad appena 40 anni. Abbiamo raccontato la sua storia fantastica, piena di coraggio e di bellezza. I destinatari erano i suoi due figli, ancora piccolini, ma che un giorno rileggeranno il ritratto e conosceranno meglio la propria mamma.