“Dakos” di Valeria Dainese è un romanzo che intreccia due linee temporali: gli anni della Seconda Guerra Mondiale e gli anni ’80. La storia ruota attorno alla famiglia Kissamou, con Andros Kissamou, detto “il dottore”, come figura centrale. Andros è considerato un eroe della Battaglia di Creta, ma la sua vera natura e le sue azioni sono messe in discussione nel corso del romanzo. Le sue figlie gemelle, Ester e Antea, vivono esistenze opposte ma entrambe segnate dalla tragica scomparsa della madre. Thòmas, il figlio di Ester, arriva dall’Inghilterra per conoscere il nonno, di cui ha sempre sentito parlare.
I personaggi di “Dakos” sono ben delineati e complessi. Andros Kissamou è un personaggio enigmatico, la cui vera natura viene svelata lentamente. Le gemelle Ester e Antea rappresentano due facce della stessa medaglia, con personalità e vite molto diverse. Thòmas, il nipote, aggiunge una dimensione di scoperta e curiosità, cercando di comprendere il passato della sua famiglia.
Il romanzo esplora temi come la memoria storica, la famiglia, il dolore della perdita e la ricerca della verità. La narrazione si sviluppa attraverso una serie di rivelazioni che tengono il lettore incollato alle pagine, desideroso di scoprire la verità su Andros e il suo passato.
Valeria Dainese ha uno stile di scrittura evocativo e coinvolgente. Le descrizioni delle ambientazioni, in particolare dell’isola di Creta, sono vivide e dettagliate, trasportando il lettore in un viaggio attraverso il tempo e lo spazio. La narrazione è fluida e ben strutturata, con un equilibrio tra dialoghi e descrizioni che mantiene alta l’attenzione del lettore.
“Dakos” è un romanzo che affascina e coinvolge, offrendo una storia ricca di emozioni e colpi di scena. Valeria Dainese riesce a intrecciare abilmente passato e presente, creando un’opera che non solo intrattiene, ma invita anche alla riflessione. Un libro consigliato a chi ama i romanzi storici e le storie familiari complesse.

