Una storia d’amore tormentata sotto cielo sporco e lugubre di New York. Tra malavita e sordide trame d’affari, la serie di Power si è imposta in tv come una vera e propria epopea malavitosa. Ecco perché merita di essere vista in tutta la sua interezza. La trovate in streaming su Amazon Prime Video.
Il primo episodio di Power è del lontano 2015. Arrivò in America quasi in sordina sul canale satellitare (e a pagamento) di Starz. Gli 8 episodi che hanno composto la prima stagione sono stati fondamentali per dare il via a una delle saghe malavitose più accattivanti degli ultimi anni. Da lì in poi, Power ha veleggiato alto tanto da essere rinnovato – anno dopo anno – fino alla sesta stagione e dare vita a un multi-universo di spin-off e di storie legate ai personaggi principali. In Italia, dapprima è arrivato su Sky e Now, per trovare spazio poi sul colosso di Starz.it che, però, non è più visibile nel nostro Paese. Attualmente, sia la serie di Power che tutte le sue incarnazioni sono disponibili su Amazon Prime Video e sul canale collaterale di MGM+. Solo di recente – lo scorso 7 marzo – il terzo spin-off della serie è tornato in streaming con gli episodi inediti della stagione 4. Ma cosa ha reso così forte uno show come Power? Di base si presenta come un mafia romance ambientato tra le vie di New York, ma più in profondità è la storia di un uomo di colore e dal passato difficile che, pur di assicurare alla sua famiglia una vita agiata, entra in contatto con tutta la malavita della Grande Mela diventando a sua volta uno dei criminali più temuti di tutta la città. Lui si chiama James ma tutti lo chiamano Ghost. Nonostante abbia una carriera di successo, la sua vera identità non è nota a tutti. Da qui prende il via un racconto coinvolgente ma sporco e impudente che fotografa la “bella vita” di New York tra club alla moda, amori tormentati e losche trame d’affari.
La serie tv che è stata prodotta da 50 Cent
All’ombra del lusso e dell’opulenza, la vita di James St. Patrik è perfetta. Fino a quando il suo destino non si incrocia con quello di Angela Valdez. I due, in un passato non troppo lontano, sono stati legati da un forte sentimento ma ora James è sposato e lei è un avvocato che lavora in una task force che è alle prese sul “caso Ghost”. Un incipit di tutto rispetto per una serie che gioca – audacemente – con tutti i meccanismi di un romanzo rosa e quelli di un racconto malavitoso. Power non ingrana subito, la prima stagione è lenta e introduttiva, poi esplode e non si ferma più fino al suo ultimo episodio in cui le carte si rimescolano di nuovo. Senza scendere troppo nel dettaglio e per evitare spoiler di troppo, Power è di sicuro una serie tv che merita di essere vista perché regala il giusto intrattenimento – non a caso dietro la macchina produttiva c’è un’idea del rapper 50 Cent – ma, più di tutti, è una serie che scende più in profondità e racconta cosa c’è dietro lo sfarzo e la gente che conta di New York, senza dimenticare di criticare anche con un certa audacia tutta la “macchina” giudiziaria della Grane Mela, disposta a tutto anche a sporcarsi le mani pur di assicurare un criminale alla giustizia.

Dopo la storia di James, Tariq prende le redini dell’impero (e non solo)
La storia, però, non finisce con l’uscita di scena di James. Anzi, alla luce di un grande successo, nasce una vera e propria saga criminale. Dalle polveri di Power arriva Ghost, in cui il figlio di James – ora al college – anche se cerca di pulire la sua immagine si trova comunque imbrigliato in una serie di attività illecite dopo che, causa forza maggiore, si trova costretto a uccidere uno dei suoi professori. Attualmente sono in produzione gli episodi della stagione 4. Poi c’è Raising Kanan che è ambientata a New York ma tra gli anni ’80 e 90 e racconta l’ascesa di Kanan – per l’appunto – che da giovane ha portato James sulla strada della malavita. E poi c’è Force, l’ultima arrivata. Anche lei è ambientata subito dopo la fine di Power e racconta, come una sorta di road movie, la fuga di Tommy (braccio destro di James) che fugge da New York alla volta di Chicago per restare imbrigliato in nuovi loschi affari in una storia audace e tarantiniana.
Un’epopea malavitosa moderna che non lascia scampo
Oggi non è poi così difficile raccontare gli intrecci di una famiglia malavitosa. Al cinema ci ha pensato Il Padrino ma in tv è un tema che è molto utilizzato per riflettere sul mondo che ci circonda. Dopo I Soprano e le vicende italiane di Gomorra e Suburra, Power ha un posto di tutti rispetto tra le serie di genere. Sfrutta un canovaccio molto semplice ma convince per lo sviluppo della storia e l’approfondimento psicologico dei personaggi. In bilico costante tra bene e male, la serie tv racconta tutte le sfumature dell’essere un malavitoso, evidenziando quanto sia difficile non perdere se stesso e la propria identità.