Grillo : il problema non sono i Dazi, ma i Dati

Grillo : il problema non sono i Dazi, ma i Dati Grillo : il problema non sono i Dazi, ma i Dati



Beppe Grillo torna a vestire i panni del visionario tecnologico e lancia un nuovo allarme sul presente digitale che ci circonda, invisibile ma potentissimo.

Durante un suo recente intervento, il fondatore del Movimento 5 Stelle ha messo nel mirino non i soliti simboli dell’influenza americana — “non è più tempo di prendersela con Harley, whisky e jeans” — ma qualcosa di molto più pervasivo: le piattaforme digitali.

“Stiamo guardando dalla parte sbagliata”, ammonisce Grillo. “I prodotti americani più presenti nelle nostre vite oggi non sono quelli sulle mensole dei supermercati. Sono quelli invisibili, quelli che ci leggono, ci profilano, ci suggeriscono cosa comprare, chi votare, cosa pensare. Sono i servizi digitali”. Il bersaglio è chiaro: Google, Meta, Amazon, Microsoft, Apple. “Una manciata di aziende private”, come le definisce lui stesso, “che decidono come funziona la nostra quotidianità”.

Grillo non si limita alla denuncia: solleva il velo su un problema strutturale e culturale. “I dati sono diventati il nuovo petrolio”, spiega con la consueta verve provocatoria, “e noi stiamo seduti sul giacimento senza nemmeno sapere a chi lo stiamo regalando”. Mentre gli utenti europei vivono immersi in un ecosistema digitale che non controllano, altrove si gioca una partita di potere: “Negli Stati Uniti i profitti delle Big Tech crescono a dismisura, in Cina si costruiscono alternative di Stato, e in Europa si discute su come fare la digitalizzazione ‘a norma di Gdpr’”.

Il suo messaggio è semplice ma potente: non si tratta solo di tecnologia, ma di sovranità, libertà, e futuro. Secondo Grillo, la sfida non è più il consumo, ma il controllo dell’infrastruttura digitale e dei dati. L’Europa, ancora impantanata in regole e burocrazia, rischia di restare schiacciata tra due modelli dominanti — il capitalismo digitale americano e l’autoritarismo tecnologico cinese — senza sviluppare una terza via.

Un richiamo forte, quasi profetico, a non cedere il controllo della nostra identità digitale e ad aprire finalmente gli occhi: il nemico non è visibile, non ha la forma di un prodotto fisico. È nella rete, è nei dati. Ed è ora di decidere da che parte stare.