Ilaria Salis vuole sfidare Orbán, ma la sinistra ungherese le dice: “Resta a casa”
Una provocazione che non convince nemmeno la sinistra
L’eurodeputata italiana Ilaria Salis, eletta con Alleanza Verdi e Sinistra, ha annunciato l’intenzione di partecipare al Budapest Pride del 28 giugno, nonostante il divieto imposto dal governo ungherese. La sua decisione, interpretata da molti come una sfida diretta al premier Viktor Orbán, ha suscitato critiche non solo tra i sostenitori del governo, ma anche all’interno della sinistra ungherese.
La lettera di András Jámbor
András Jámbor, deputato ungherese del movimento Szikra e figura di spicco della sinistra locale, ha pubblicato una lettera aperta indirizzata a Salis, esortandola a non partecipare alla manifestazione. Jámbor ha dichiarato:
“Questa non è solidarietà: vieni qui per la popolarità, ma gli effetti li paghiamo noi.”
Ha inoltre accusato Salis di non comprendere la realtà ungherese e di agire in modo individualista, cercando di ingraziarsi i “compagni” occidentali senza considerare le conseguenze delle sue azioni sulla sinistra locale.
La decisione di Ilaria Salis di partecipare al Budapest Pride ha sollevato un dibattito acceso, evidenziando le divisioni non solo tra le forze politiche ungheresi, ma anche all’interno della sinistra europea. Mentre alcuni la vedono come un simbolo di resistenza e solidarietà, altri la considerano una mossa egoistica che potrebbe danneggiare ulteriormente la sinistra ungherese.
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