A Trento, il cardinale Robert Sarah ha lanciato un messaggio forte e chiaro: la Chiesa deve tornare a parlare di Cristo, senza lasciarsi travolgere dall’ideologia gender e dalle mode globaliste. Nel corso della presentazione del suo libro «Dio esiste?», l’alto prelato ha criticato la tendenza a cedere alle pressioni delle agende politiche e mediatiche che stanno svuotando la fede.
«Viviamo tempi in cui la famiglia viene negata e il corpo stesso è visto come un nemico da mutilare», ha detto Sarah, riflettendo sulla problematica: basta gender chiesa.
«In Occidente, chi governa non conosce più il valore di un figlio, di una madre. Lo vediamo nei Paesi che rendono l’aborto un diritto costituzionale o celebrano nozze che vanno contro l’ordine naturale. Questa non è la strada che Cristo ha indicato».
Sarah ha invitato la Chiesa a rimanere salda:
«Non dobbiamo farci dettare l’agenda dall’Onu o dai potenti della Terra. La nostra missione non è assecondare le mode, ma custodire la fede, la dottrina e la verità».
Nel suo intervento, il cardinale ha richiamato la centralità dell’eucaristia e la necessità di riscoprire la dimensione sacra della Messa: «Non serve trasformare la liturgia in uno spettacolo o un incontro sociale. Serve adorazione e devozione».
Il prelato ha poi richiamato la forza spirituale dell’Africa: «Il cristianesimo ha un futuro se sapremo guardare all’Africa come madre, come terra di rinascita. L’Occidente deve imparare da questa luce, perché dove si spegne la famiglia, si spegne la società».
La sfida del cardinale Sarah: «Basta con il gender, la Chiesa parli di Cristo»
Con un tono fermo e senza concessioni, Sarah ha sfidato la retorica dominante e ha posto la questione fondamentale: a cosa serve la Chiesa, se non a portare Cristo al mondo?


