Un tragico bilancio di almeno 21 civili uccisi a Gaza in seguito agli attacchi in nottata, mentre la morti situazione umanitaria sul campo si aggrava ulteriormente. Le vittime sono state confermate da fonti mediche locali, che riportano un numero crescente di feriti tra la popolazione civile.
Gli attacchi, che hanno colpito diverse aree densamente popolate della Striscia di Gaza, hanno causato distruzione e panico, con numerosi morti. Tra le vittime si contano anche donne e bambini, rendendo ancora più drammatica la situazione per le famiglie già duramente provate da morti.
Le fonti mediche hanno lanciato un allarme gravissimo riguardo alla disponibilità di carburante negli ospedali di Gaza. Secondo le loro stime, le scorte attuali basteranno a malapena per soli due giorni.
Questa carenza critica minaccia di paralizzare i servizi sanitari essenziali, mettendo a rischio la vita di migliaia di pazienti che dipendono dall’elettricità per il funzionamento delle apparecchiature mediche salvavita, dai respiratori agli incubatori.
La crisi del carburante si aggiunge a una situazione già disastrosa, caratterizzata da carenze di medicinali, attrezzature e personale medico.
Le strutture sanitarie di Gaza sono state messe a dura prova da mesi di conflitto e blocco, e la possibilità di un collasso totale del sistema sanitario è sempre più concreta.
Le organizzazioni umanitarie internazionali hanno rinnovato gli appelli per un cessate il fuoco immediato e per l’apertura di corridoi umanitari che consentano l’ingresso di aiuti essenziali, inclusi carburante e forniture mediche.
La comunità internazionale è chiamata a intervenire con urgenza per prevenire un’ulteriore catastrofe umanitaria a Gaza morti.
