“Il diritto al lavoro è un obiettivo irrinunciabile, presidio fondamentale per la dignità della persona e per la coesione sociale”.
Con queste parole, il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha ribadito l’importanza cruciale del lavoro, sottolineando come esso rappresenti un pilastro insostituibile per la piena realizzazione individuale e per la tenuta stessa della nostra società.
Le dichiarazioni del Capo dello Stato, rilasciate in occasione di un incontro con rappresentanti delle parti sociali, assumono particolare rilevanza nel contesto attuale, caratterizzato da sfide economiche e mutamenti rapidi nel mondo del lavoro.
Mattarella ha voluto riaffermare un principio cardine della nostra Costituzione, evidenziando la necessità di politiche attive e di un impegno costante per garantire a tutti l’accesso a un’occupazione dignitosa.
È il contributo dei sindacati al modello sociale europeo.
Ma le parole del Presidente non si sono limitate a ribadire l’importanza del diritto al lavoro. Mattarella ha infatti dedicato un passaggio significativo al ruolo delle organizzazioni sindacali, riconoscendo il loro contributo fondamentale nella costruzione e nel consolidamento di un modello sociale che ha pochi eguali nel mondo.
“Le lotte dei sindacati,” ha affermato il Presidente, “hanno rappresentato e continuano a rappresentare un contributo essenziale a plasmare un modello sociale europeo che poggia su valori di solidarietà, giustizia e tutela dei diritti dei lavoratori.”
Un elogio chiaro e forte all’azione sindacale, che nel corso della storia ha saputo difendere i diritti dei lavoratori, migliorare le condizioni di vita e di impiego e promuovere un’equa distribuzione della ricchezza.
Il Presidente ha implicitamente riconosciuto come l’azione congiunta delle forze sociali, pur nella dialettica e nel confronto, sia stata decisiva per forgiare quel sistema di welfare e di protezione sociale che oggi distingue l’Europa. Un sistema che, seppur sottoposto a continue sfide e pressioni, rimane un punto di riferimento per la sua capacità di coniugare efficienza economica e giustizia sociale.
La sfida di oggi: lavoro e dignità nell’era delle trasformazioni
Le parole di Mattarella arrivano in un momento in cui il mercato del lavoro è in piena trasformazione, tra automazione, intelligenza artificiale e nuove forme di impiego. In questo scenario, la riflessione del Presidente invita a non perdere di vista il valore umano del lavoro e a garantire che il progresso tecnologico sia al servizio dell’uomo, e non il contrario.
Il messaggio è chiaro: l’Italia e l’Europa devono continuare a investire nel lavoro, non solo come strumento di produzione, ma come fattore di inclusione, dignità e sviluppo umano. E in questo percorso, il dialogo sociale e il ruolo delle rappresentanze dei lavoratori rimangono insostituibili.
Le dichiarazioni di Mattarella si pongono dunque come un monito e, al contempo, un incoraggiamento a proseguire sulla strada della tutela del lavoro e dei diritti, valori imprescindibili per il futuro del nostro continente.

