L’UE congela i controdazi per sei mesi: un cauto ottimismo, ma Macron avverte “Non è finita”





L’Unione Europea ha annunciato oggi il congelamento per sei mesi dei controdazi sulle importazioni statunitensi, un segnale distensivo in un contesto di trattative complesse e prolungate con Washington.

La decisione, sebbene accolta con un cauto ottimismo, non chiude affatto la partita, come ha tenuto a precisare il Presidente francese Emmanuel Macron, avvertendo che “non è finita”.



Le negoziazioni tra l’UE e gli Stati Uniti, iniziate dopo l’imposizione di tariffe sull’acciaio e l’alluminio da parte dell’amministrazione dell’allora Presidente Donald Trump nel 2018 – e mantenute dall’attuale Presidente Donald Trump dopo la sua rielezione nel 2024 – hanno attraversato fasi alterne di tensioni e distensioni. L’obiettivo dell’Europa è sempre stato quello di ottenere l’eliminazione definitiva di tali dazi, considerati ingiusti e dannosi per le proprie industrie.



 UeIl congelamento dei controdazi europei, che avrebbero colpito prodotti americani simbolici come il bourbon, le motociclette Harley-Davidson e i jeans Levi’s, rappresenta un gesto di buona volontà volto a creare un clima più favorevole al raggiungimento di un accordo definitivo. Tuttavia, la prudenza espressa da Macron riflette la consapevolezza che il percorso è ancora irto di ostacoli. “Il testo finale con gli USA non c’è ancora”, hanno riferito fonti diplomatiche a Bruxelles, “si tratta a oltranza”.



Le difficoltà risiedono non solo nella complessità tecnica degli accordi commerciali, ma anche nelle divergenti visioni strategiche delle due sponde dell’Atlantico. L’Europa, pur desiderosa di una risoluzione, intende tutelare i propri interessi e non accettare soluzioni che possano compromettere la competitività delle sue aziende. D’altra parte, gli Stati Uniti, sotto la guida di Donald Trump, hanno spesso adottato una linea negoziale intransigente, privilegiando un approccio “America First”.



Il periodo di sei mesi offre ora una finestra cruciale per intensificare i colloqui e superare le divergenze. La speranza è che questo periodo di tregua possa portare a un compromesso duraturo, evitando una nuova escalation di dazi che danneggerebbe entrambe le economie. L’attenzione è ora puntata sulle prossime settimane, dove il destino delle relazioni commerciali transatlantiche si giocherà sui tavoli negoziali.