Non è un segreto che l’ex consigliere per la sicurezza nazionale, John Bolton, abbia avuto un rapporto teso con il presidente durante il suo primo mandato. Ma mai prima d’ora le critiche erano state così dirette e così esposte in modo inequivocabile.
Gli osservatori della politica hanno notato il tono del presidente, che sembra aver reagito con un’intensità inusuale a delle notizie a lui sconosciute. Il presidente, infatti, ha ammesso candidamente di non essere a conoscenza di un raid che avrebbe avuto luogo.
Questa ammissione solleva non poche domande sull’informazione che raggiunge il vertice dell’amministrazione e sul suo rapporto con gli apparati di sicurezza.
Le dichiarazioni, per la loro natura non filtrata, offrono uno sguardo raro e quasi brutale sulle dinamiche interne.
Il presidente ha descritto Bolton come un “delinquente”, una parola che evoca un senso di tradimento personale e professionale. Questa accusa, così pubblica, segna un ulteriore deterioramento del già fragile rapporto tra i due uomini, e pone l’accento sulla profonda sfiducia che li separa.
Ma forse il commento più sorprendente, e destinato a far discutere, è quello che riguarda la stessa intelligenza del presidente.
Pur non essendo un suo ammiratore, il commentatore ha sottolineato come il presidente non sia un “fan” di sé stesso e della sua intelligenza. Questa autocritica inusuale, anche se velata da una dichiarazione non proprio positiva, ha lasciato molti osservatori perplessi.
Le reazioni politiche non hanno tardato ad arrivare. I sostenitori del presidente hanno minimizzato le sue parole come una schiettezza “alla Trump”, un modo di comunicare che il presidente ha sempre utilizzato e che il suo elettorato apprezza.
I critici, invece, hanno visto nelle dichiarazioni un’ulteriore prova della sua impulsività e della sua incapacità di tenere a freno la lingua, mettendo in discussione la sua leadership e il suo stile di governo.
Questa sera, una cosa è chiara: la politica americana è ancora una volta scossa e le parole del presidente hanno acceso un nuovo fuoco di polemiche, lasciando gli americani e il resto del mondo a chiedersi cosa succederà dopo.

