Secondo il Ministero della Salute di Gaza, i morti dall’inizio della guerra con Israele sarebbero oltre 63.000. Tra le vittime almeno 330 persone decedute per fame, inclusi 124 bambini.
Il bilancio delle vittime
Il Ministero della Salute di Gaza, controllato da Hamas, ha reso noto che dall’inizio del conflitto scatenato il 7 ottobre 2023 dopo gli attacchi contro Israele, sono stati registrati 63.371 morti e 159.835 feriti.
Il bilancio, pubblicato su Telegram, comprende anche oltre 330 persone decedute per fame a causa delle restrizioni israeliane alla consegna di aiuti umanitari. Tra loro ci sono almeno 124 minorenni.
La crisi umanitaria
Secondo le autorità sanitarie locali, molti corpi restano sotto le macerie o in zone inaccessibili, il che potrebbe rendere il bilancio ancora più grave.
Dal 18 marzo 2025, quando è saltato il cessate il fuoco concordato a gennaio e Israele ha rilanciato l’offensiva, si contano 11.240 morti e quasi 48.000 feriti.
Il Ministero ha denunciato che 2.218 persone sono state uccise mentre cercavano di ottenere aiuti umanitari, di cui 15 solo nelle ultime 24 ore.
Fame come arma di guerra
Il comunicato segnala inoltre che nell’ultimo giorno almeno 10 persone, tra cui 3 bambini, sono morte di fame, portando il totale a 332 vittime (124 minorenni).
L’emergenza umanitaria nella Striscia di Gaza continua dunque a peggiorare, con il rischio di un bilancio destinato a salire nelle prossime settimane.
