Cacciari contro Meloni: Gaza, il collasso dell’Occidente


Nel corso di una recente puntata di Otto e mezzo su La7, il filosofo Massimo Cacciari ha espresso un duro giudizio sulla situazione drammatica nella Striscia di Gaza. Ha anche commentato le dichiarazioni della presidente del Consiglio Giorgia Meloni. Le sue parole, cariche di indignazione e sconforto, hanno acceso il dibattito politico e culturale italiano.

Gaza: “Una guerra contro i civili”

Cacciari ha definito quanto sta accadendo a Gaza come “la catastrofe di ogni principio di diritto”. Con oltre 400.000 palestinesi in fuga e nessun luogo sicuro nella Striscia, ha denunciato una realtà che va oltre la tragedia umanitaria. “Per la prima volta forse nella storia assistiamo a un esercito che combatte direttamente i civili… dei civili in fuga che vengono massacrati”.

Secondo Cacciari, non si tratta solo di una violazione dei diritti umani. È invece un vero e proprio collasso del diritto internazionale. “È il crollo di ogni principio minimo di diritto, neanche di diritti umani, ma di diritto internazionale. Assistiamo a una catastrofe culturale del nostro mondo”.

La replica a Meloni: “Mi cade la lingua”

Interpellato sulle parole di Giorgia Meloni, che in un comizio ad Ancona aveva rivendicato il ruolo dell’Italia come “faro dei valori occidentali”, Cacciari ha risposto con amarezza: “Lasciamola strombazzare in pace. Di fronte a sciagure di questo genere che devastano ogni persona dotata di cuore e di mente… mi cade la lingua”.

Il filosofo ha criticato l’ipocrisia dell’Occidente. Quest’ultimo si proclama da decenni difensore dei diritti umani. Tuttavia si mostra impotente e retorico di fronte a tragedie come quella di Gaza. Ha sottolineato come, a differenza della guerra in Ucraina dove si confrontano due eserciti, a Gaza si assista a un “salto qualitativo pazzesco”. Un esercito che bombarda colonne di profughi, donne e bambini.

L’Occidente e il rischio del declino

Cacciari ha infine ampliato la sua riflessione al ruolo geopolitico dell’Occidente. Ha evidenziato la sua crescente irrilevanza: “Mentre noi continuiamo con il nostro esercizio perenne di guerra civile, ci sono potenze che stanno crescendo a dismisura, come l’India e la Cina. Il 60% dei brevetti nell’intelligenza artificiale è cinese, l’Europa solo il 2,5%”.

Il suo appello è chiaro: smettere con le retoriche vuote. Affrontare con lucidità la condizione reale del mondo. Un invito a riflettere, non solo sulla tragedia di Gaza, ma sul futuro stesso della civiltà occidentale.