25 anni fa in tv è arrivato il “mito” di CSI. Da quel giorno il dramma poliziesco non è stato più lo stesso. 

Una serie che ha segnato un’epoca televisiva che non si può dimenticare. Di così grande impatto che lo stesso genere del crime drama ha ridefinito i suoi contorni proprio grazie all’appeal di CSI. Il 6 ottobre del 2000 arrivava in America (e un anno dopo in Italia) la squadra di Gil Grissom. 25 anni dopo gli episodi sono su Paramount+

Quando CSI è arrivata in tv per la prima volta, in pochi avrebbero scommesso sul suo successo. L’episodio pilota che ha presentato la squadra di Gil Grissom e della scientifica di Las Vegas è arrivato sul network della CBS in sordina. Il venerdì, infatti, non è il giorno adatto per trasmettere una serie tv eppure, fin da subito, CSI ha macinato un consenso dopo l’altro. È diventata un grande successo sia in America che nel nostro Paese. Sono passati 25 anni da quel 6 ottobre e, ancora oggi, lo show che fu prodotto (tra l’altro) da Jerry Bruckheimer è ricordato per essere stato l’unico che ha ridefinito il concetto stesso di crime drama.

Di stagioni ne sono state prodotte ben 15, seconda dimenticare il sequel del 2021 e i tre spin-off – anche loro longevi – ambientati a Miami, New York e quello che si interessava dei crimini informatici. Al netto di qualsiasi critica possibile, è innegabile che CSI sia un mito della cultura moderna. Oggi gli episodi sono disponibili (in parte) su Paramount +.

CSI: il crime drama perfetto 

La storia iniziò nel 2000 grazie a un’idea di Anthony E. Zuiker, creatore del franchise televisivo di enorme successo nato da CSI. La serie originale debuttò il 6 ottobre 2000 e fu prontamente trasformata da pubblico e critica in una miniera d’oro. Fin dall’inizio, C.S.I. – Scena del crimine – questo il titolo italiano – puntava tutto, oltre che sul cast capeggiato dal magnifico William Petersen nei panni di Gil Grissom (destinato a diventare uno dei volti più amati della TV) su effetti speciali, fotografia e cura per i dettagli. La serie prodotta da Jerry Bruckheimer, con un team di registi e produttori che hanno contribuito al suo successo, ha rivoluzionato il genere poliziesco in TV.  Per la prima volta, lo spettatore poteva scoprire cosa accadeva nel corso delle indagini dove contava davvero. Cioè nei laboratori, quando gli agenti più esperti della scientifica facevano in modo di ricavare dalle prove informazioni fondamentali per le indagini, da passare ai detective. 

Il team di investigatori della scena del crimine lavora con il Dipartimento di Polizia di Las Vegas utilizzando metodi scientifici avanzati e tecnologia. Sono indissolubilmente legati all’intuito degli investigatori, per risolvere i crimini. La sigla degli Who, i promo enigmatici di (allora si chiamava così) Stream in Italia, che seguivano la massiccia campagna di marketing degli USA… Sapevamo già al suo arrivo che non erano i detective a lavorare in laboratorio e i tecnici della scientifica a interrogare i sospettati, ma non importava. L’impatto di CSI fu talmente forte da rompere ogni regola senza che nessuno se ne lamentasse. Dal team originale con Jorja Fox, Marg Helgenberger, Gary Dourdan, George Eads e Paul Guilfoly (nei panni di Jim Brass), nel corso delle sue 15 stagioni (e la bellezza di 335 episodi), CSI ha visto avvicendarsi nel cast tanti volti noti. Ci sono Ted Danson, Laurence Fishburne, Elisabeth Shue… E gli immortali, quelli che sono rimasti al loro posto sempre, per 15 stagioni: Robert David Hall, Eric Szmanda, David Berman e molti altri. 

Il preventivo di 1,2 milioni di dollari a episodio dell’inizio faceva capire quanta cura ci fosse dietro la realizzazione della serie. Ha dato origine a un franchise con ben 6 diverse serie, un film per la TV e un giro d’affari e di successo che il 6 ottobre 2000 nessuno avrebbe potuto prevedere. Tranne, forse, il buon Anthony E. Zuiker.

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