Ristorazione collettiva, a Reggio Emilia un summit per riconoscere il valore di un settore strategico del welfare.

Cirfood riunisce istituzioni, imprese e filiera agroalimentare per chiedere politiche pubbliche dedicate e il giusto riconoscimento economico a un comparto che serve ogni giorno milioni di italiani

Un settore essenziale ma ancora poco riconosciuto

Ogni giorno milioni di persone in Italia ricevono un pasto grazie alla ristorazione collettiva, un servizio fondamentale che garantisce alimentazione a scuole, strutture sanitarie e luoghi di lavoro.
Con 1 miliardo di pasti all’anno, oltre 100.000 professionisti impiegati e 5 miliardi di euro di fatturato, questo settore rappresenta una vera infrastruttura sociale. Tuttavia, come denunciato dagli operatori, il suo valore resta spesso invisibile, penalizzato da una frammentazione politica e istituzionale che ne ostacola la piena valorizzazione.

Il Summit Cirfood per costruire un nuovo patto sociale

Per il terzo anno consecutivo, Cirfood ha organizzato a Reggio Emilia il Summit della Ristorazione Collettiva, con l’obiettivo di colmare il vuoto di riconoscimento e promuovere un patto sistemico tra imprese, istituzioni, pubbliche amministrazioni e mondo agroalimentare.
La priorità è costruire politiche pubbliche dedicate, capaci di garantire un equilibrio tra sostenibilità economica, sociale e ambientale, in un contesto di forte cambiamento demografico e culturale.

“Settore a rischio per la mancata revisione dei prezzi”

Durante il Summit, Simone Gamberini, presidente di Legacoop Nazionale, ha lanciato un chiaro allarme:

“La sostenibilità economica della ristorazione collettiva è oggi a rischio. L’aumento dei costi e la mancata revisione dei prezzi negli appalti stanno spingendo molte aziende a rinunciare alle gare.”

Un fenomeno che potrebbe trasformarsi in una crisi sistemica, con conseguenze dirette per milioni di cittadini che ogni giorno usufruiscono del servizio.

Le mense come presidio educativo e sociale

Il Summit ha ribadito come la ristorazione collettiva non sia solo un servizio logistico, ma anche un presidio educativo e sociale.
Le mense scolastiche, in particolare, contribuiscono a ridurre le disuguaglianze, promuovere abitudini alimentari sane e favorire la conciliazione tra vita e lavoro.

Nel white paperEvoluzione demografica. Il futuro della società, dei servizi e della ristorazione collettiva”, elaborato da Alessandra De Rose per l’Osservatorio Cirfood District, si sottolinea come i mutamenti demografici e sociali incideranno sempre più sulle modalità di organizzazione del settore.

La ristorazione come strumento di salute pubblica

Denise Giacomini, dirigente della UOC Valutazione del rischio in sicurezza alimentare, ha rimarcato il ruolo della ristorazione collettiva nella prevenzione e nell’educazione alimentare:

“Diffondere i principi della dieta mediterranea significa promuovere salute e sostenibilità, in linea con l’approccio One Health.”

Coldiretti: “Valorizzare le filiere Made in Italy”

Ettore Prandini, presidente di Coldiretti, ha ricordato come la ristorazione collettiva rappresenti “l’approdo naturale di una filiera agroalimentare italiana che ogni giorno porta sulle tavole prodotti autentici e di qualità”.
Ha inoltre invocato un giusto valore economico del pasto e un sostegno ai piccoli produttori per adeguarsi alle nuove norme e certificazioni.

Le istituzioni: “Servono politiche pubbliche dedicate”

L’on. Laura Cavandoli (Commissione Finanze Camera) ha evidenziato l’importanza del settore nel garantire equità sociale, richiamando la necessità di applicare le clausole di revisione straordinaria introdotte nel Codice Appalti per compensare l’aumento dei costi.

Anche il Viceministro Edoardo Rixi ha inviato un messaggio di sostegno, riconoscendo il ruolo strategico della ristorazione collettiva nel sistema Paese.

Emilia-Romagna in prima linea

Il presidente della Regione, Michele De Pascale, ha definito la ristorazione collettiva “un pilastro silenzioso ma essenziale del welfare quotidiano”.
Ha annunciato che nella nuova legge regionale sulla prevenzione la ristorazione collettiva avrà un ruolo centrale, per “rafforzare una rete che sostiene famiglie, studenti e lavoratori ogni giorno”.

Anche Daniele Ara, assessore del Comune di Bologna e rappresentante ANCI, ha ribadito la necessità di nuovi modelli di produzione e consumo responsabile, citando l’esperienza di Modena, dove il sindaco Massimo Mezzetti ha avviato un partenariato pubblico-privato con Cirfood per realizzare un centro pasti innovativo e sostenibile.

“Ora serve passare dalle parole ai fatti”

A chiudere il Summit, Chiara Nasi, presidente di Cirfood, ha invitato a trasformare il dialogo in azione concreta:

“Dobbiamo dare finalmente il giusto prezzo a un servizio essenziale per il welfare. La circolare interpretativa sui CAM pubblicata dal MASE è un primo passo, ma serve continuare insieme su questa strada.”

Cos’è la ristorazione collettiva?
È il servizio che garantisce ogni giorno pasti a scuole, ospedali, aziende e strutture assistenziali.

Perché è considerata un’infrastruttura sociale?
Perché contribuisce al benessere collettivo, all’educazione alimentare e alla salute pubblica.

Quali sono le principali sfide del settore?
Aumento dei costi, appalti non aggiornati, carenza di politiche pubbliche e riconoscimento economico insufficiente.

Registrati alla newsletter

Per essere sempre aggiornato sulle nostre novità.

Non inviamo spam! Leggi la nostra Informativa sulla privacy per avere maggiori informazioni.