Il comune di Gestalgar, nella regione di Los Serranos a Valencia, è stato duramente colpito un anno fa dalla tempesta Dana. Le sue piogge torrenziali hanno distrutto numerose infrastrutture viarie. Per la messa in sicurezza della strada regionale CV-379, le amministrazioni locali hanno optato per una barriera longitudinale. Questa doveva garantire sia alti standard di sicurezza stradale passiva, sia una risposta innovativa. Questo è fondamentale contro i sempre più frequenti eventi meteorologici estremi, causati dai cambiamenti climatici.
Un’innovazione tutta italiana
La barriera scelta, sviluppata da SMA Road Safety e interamente prodotta in Italia, si chiama Andromeda H2. Essa rappresenta un esempio concreto di come l’ingegneria italiana possa adattarsi alle sfide poste dai cambiamenti climatici, proteggendo infrastrutture e comunità. Ciò accade grazie alle particolari caratteristiche tecniche che la contraddistinguono. In primis, consente il deflusso dell’acqua senza che si verifichino ostruzioni a causa di vegetazione o detriti. Può essere facilmente rimossa in anticipo, in occasione di eventi di piena previsti. Essendo una barriera simmetrica, viene posizionata solo su un margine dello spartitraffico. In questo modo, permette all’acqua di defluire da una carreggiata all’altra con facilità. Garantisce, al contempo, ottime prestazioni e livelli di contenimento in caso di incidente, anche se installata su autostrade e superstrade.
Roberto Impero, AD di SMA Road Safety ed esperto internazionale di sicurezza stradale passiva, spiega che la progettazione di Andromeda H2 è stata pensata per “coniugare sicurezza stradale e capacità di drenaggio, unendo design e funzionalità, a beneficio delle comunità. La sua installazione a Valencia dimostra come soluzioni innovative possano aumentare la resilienza delle infrastrutture di fronte a eventi meteorologici estremi, proteggendo le persone e migliorando la sicurezza sulle strade”.
Allarme cambiamenti climatici in Italia: +485% nell’ultimo decennio
In Italia, per il terzo anno consecutivo, sono stati oltre 300 gli eventi meteo estremi. Solo nel 2024 ci sono stati 351 casi, registrando +485% di casi rispetto al 2015 (con 60 episodi). Secondo i dati dell’Osservatorio Città Clima di Legambiente, oltre alla siccità prolungata, (+54,5% rispetto al 2023), sono in aumento anche le esondazioni fluviali (+24%) e gli allagamenti dovuti alle piogge intense (+12%). A fare le spese di queste situazioni emergenziali, oltre alla popolazione e la comunità, vi sono anche le infrastrutture stradali. “Adottare soluzioni di sicurezza stradale passiva, che siano in grado di adeguarsi a questi fenomeni avversi sempre più frequenti, può rappresentare un ottimo punto di partenza. È fondamentale per cercare di contenere i danni legati al cambiamento climatico” spiega Roberto Impero.
Una sicurezza stradale al passo con i tempi
L’installazione in Spagna conferma l’impegno di SMA Road Safety nello sviluppo di prodotti salvavita intelligenti. Questi sono capaci di rispondere a esigenze sempre più complesse, come quelle determinate dal cambiamento climatico. L’innovazione e l’affidabilità dei prodotti dell’azienda napoletana, da oltre un decennio, sono ampiamente apprezzate in Italia e in oltre 56 Paesi nel mondo, contribuendo a innalzare sempre più il livello qualitativo della sicurezza stradale globale.


