Serie A, 23° giornata e un posticipo per dormire

Serie A, 23° giornata e un posticipo per dormire Serie A, 23° giornata e un posticipo per dormire

Il posticipo di Serie A

Milan-Juventus finisce 0-0. Il pari senza reti è pure troppo ma meno di 0-0 non poteva finire. La Juventus va in campo proprio a caccia del pari, o magari di una vittoria casuale, per effetto di un colpo di fortuna di quelli che nel pallone capitano. Di un’intera partita non abbiamo memoria di una azione dei bianconeri tale da strozzare nella gola dei propri tifosi l’urlo più famoso al mondo: gol! L’attacco juventino è formato da Dybala e Morata. Sarebbe bello che l’attaccante argentino chiarisse quanto vuole guadagnare l’anno prossimo perché il rinnovo con la vecchia signora non è ancora giunto, e dopo averlo chiarito potrebbe provare a offrire prestazioni proporzionali al cash preteso. Il Milan qualcosa la fa vedere, ma nulla che possa sostituire la terza moka che piazziamo sul fornello a metà del secondo tempo. Qualche incursione di Rafael Leao, ragazzone bello e dinamico, un affondo con tiro tra le braccia del portiere del solito Theo Hernandez, e tre colpi di testa sbagliati di Giroud. Al fischio finale dell’arbitro festeggiano gli spettatori che possono andarsene a dormire.

Inter-Venezia

Inter-Venezia ci dice qualcosa in più di quanto potremmo interpretare dal risultato finale (2-1 per i nerazzurri). I campioni d’Italia subiscono il vantaggio dei veneti che si sono presentati al Meazza per niente persuasi di fare da sparring partner per la corazzata di Inzaghi. La maniera in cui il Venezia sta in campo, sarebbe già tema da approfondire per spiegarsi il match. Attenti a chiudere gli spazi e cercando qualche varco per ripartire, gli uomini di mister Zanetti ci comunicano che ormai conoscono la Serie A, e sanno giocarci. È lontanissima la prima giornata quando nel campo che fu di Diego Armando Maradona, in superiorità numerica, lasciarono al Napoli i tre punti offrendo una prestazione incolore. L’Inter, dunque. Continua a macinare gioco nella stretta rete degli avversari. Si accorge, semmai ce ne fosse stato bisogno, di quel che altre grandi avevano già scoperto: non ci sono partite scontate e più nessuna avversaria parte sconfitta. Il pareggio arriva con un gol di Barella, lesto in area di rigore. Poi c’è un secondo tempo che scorre e scorre, e sembrerebbe destinato a terminare senza altri gol. Quando gli spettatori non di parte hanno battezzato l’uno a uno, su un cross di Dumfries, bravo ad allargarsi sulla destra, spunta la testa di Dzeko. Non se ne può fare una colpa ai difensori veneti, il centravanti interista è un gigante, in tutti i sensi. Finisce così, l’Inter non rallenta.

Lazio-Atalanta

Finisce 0-0, e bisogna dire che la Lazio ci aveva sperato, almeno prima del fischio di inizio. L’Atalanta si presenta infatti allo stadio Olimpico di Roma senza Muriel, Zapata, Ilicic, Pasalic, Koopmeiners, Malinovsky, Hateboer, De Roon. Non poco, insomma. Il giovanissimo Scalvini si ritrova titolare, gli facciamo i complimenti. Anche alla Lazio mancava qualche elemento, su tutti Pedro, sostituito da Zaccagni. Partita senza infamia e con poche lodi, la Lazio ci prova, l’Atalanta controlla. Bastano pochi minuti per capire che senza un guizzo si finirà a porte inviolate. Il guizzo ci sarebbe pure ma il destro di Zaccagni (perfetta coordinazione) nel secondo tempo finisce sul palo. L’Atalanta preserva quanto fatto di buono finora, la Lazio va ancora in cerca del salto di qualità.

Le altre

Il Napoli batte la Salernitana, finisce 4-1 ma la partita rischia di mettersi male. Alla prima dormita della difesa partenopea, Bonazzoli solo in area di rigore segna il gol del momentaneo 1-1. Senza concentrazione non si va lontano. La Roma di mister Mourinho vince a Empoli, 2-4 il risultato finale. Abraham fa sentire la sua presenza, la doppietta è assai preziosa. Ancora a segno il nuovo acquisto Sergio Oliveira. Prodezze in Verona-Bologna (2-1) i gol di Orsolini, Caprari e Kalinic sono bellissimi, se non li avete visti cercateli. Il Cagliari di mister Mazzarri pareggia 1-1 con la Fiorentina rimasta in dieci uomini al minuto sessantaquattro per l’espulsione di Odriozola. Un punto perso per i sardi? Lo sapremo a fine stagione (e solo vivendo, ovviamente). La Sampdoria del nuovo allenatore Marco Giampaolo comincia con una sconfitta (1-0 contro lo Spezia), ne verranno altre. Tra Torino e Sassuolo finisce 1-1, belli i gol di Sanabria e Raspadori che conclude un’azione insistita di Berardi. Tra Genoa e Udinese è soltanto 0-0. Sulla panchina del Genoa ha debuttato mister Alexander Bessin. Lo pedineremo.

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