Il Torino, l’Inter, l’arbitro, la VAR e la domenica di Serie A

Il Torino, l’Inter, l’arbitro e la VAR: una ordinaria giornata di Serie A

Diciamo intanto che è stata davvero una bella partita, giocata da due squadre che non si sono risparmiate. E diciamo anche che il risultato (1-1) è stato giusto, ma se avesse vinto una delle due non avremmo gridato allo scandalo. Gridiamo invece allo scandalo per l’abitudine infausta che hanno certi arbitri, l’abitudine di non andare ad approfondire al monitor alcuni contrasti avvenuti in area di rigore, contrasti che avrebbero bisogno di essere visti e rivisti. Nel primo tempo di Torino-Inter, quando il Torino era in vantaggio (1-0, gol di Bremer) un fallo netto su Belotti non è stato riscontrato dall’arbitro Guida né, evidentemente, da chi lo supportava alla VAR. Chissà il presidente Cairo che ne pena, chissà cosa scriveranno i nostri colleghi della Gazzetta dello sport. Al di là di queste necessarie valutazioni, passiamo a fare i complimenti al Toro. La squadra si muove armoniosamente, ha delle buone individualità. Mister Juric è un maestro. Gli errori di Brekalo e Pobega sotto porta nel secondo tempo hanno lasciato il risultato in bilico fino alla fine. Dall’altra parte, quella interista, varie palle gol sono state gettate al vento, in particolare da Edin Dzeko che di testa ha tirato fuori due palle facili facili, troppo facili per essere sbagliate da un campione del suo livello. Poi ci ha pensato Alexis Sanchez a fissare il pareggio finale, e ad aprire la partita delle polemiche.

Il Verona e il Napoli

Allo stadio Bentegodi è finita 1-2. Per il Napoli una doppietta di Osimhen (di testa e di destro), per il Verona ha segnato Faraoni. Al netto di questa estrema sintesi vanno dette alcune cose. La prima è che il Napoli ha meritato di vincere perché ha costruito più occasioni, perché si è dimostrato più forte. La seconda cosa è che il Napoli vive di cali di tensione improvvisi e ingiustificabili. In ogni partita gli azzurri perdono (almeno) una copertura, lasciano solo (almeno una volta) l’avversario in area di rigore, poi metterla dentro o fallire l’occasione dipende dagli interessati. Finché tale limite non verrà risolto, il Napoli non sarà mai grande. Tornando alla partita, a parte le solite distrazioni difensive e i soliti passaggi sbagliati, gli azzurri hanno tenuto bene il campo e hanno provato a vincerla senza sbilanciarsi. Il Verona non ha demeritato. Caprari si è svegliato tardi, e solo quando si è accesa la sua lampadina la squadra si è ravvivata in attacco. Senza l’espulsione ingenua (e forse eccessiva) di Ceccherini forse il Verona avrebbe potuto spingere di più nel finale e cercare il pareggio. Il difensore veronese è stato anche responsabile di una goffa distrazione che ha favorito il raddoppio partenopeo, giacché mentre protestava per chissà cosa, sulla sua fascia Di Lorenzo si involava verso l’area di rigore. Da lì l’assist per lo 0-2 di Osimhen.

Udinese e Roma, Atalanta e Genoa

Le partite delle 18.00, giocate in contemporanea ci lasciano due striminziti pareggi, ma anche qualche interessante riflessione. La Roma si porta via da Udine un punto che vale oro, ottenuto con un calcio di rigore allo scadere, un rigore per un fallo di mano, o meglio per un tocco di mano probabilmente involontario e inevitabile. L’Udinese avrebbe meritato la vittoria. Squadra veloce e aggressiva, quella friulana, gioca un buon calcio e continuerà a crescere. La Roma è parsa molle, lo ha ammesso lo stesso mister Mourinho nell’intervista post gara. Un po’ questione di testa, un po’ dipende dalla rosa. I gol che hanno portato al risultato finale di 1-1 li hanno realizzati Molina e Pellegrini. Il pareggio per 0-0 tra Atalanta e Genoa non fa felice nessuna. Entrambe le squadre hanno avuto qualche occasione per passare in vantaggio, la più ghiotta è capitata forse sul piede di Muriel, ma l’eroe di coppa ha colpito il palo. La rincorsa alla zona Champions per l’Atalanta si fa un po’ più difficile, sebbene la Juve non sia poi così lontana. Salvarsi dalla retrocessione in Serie B sembra un’impresa improbabile per il Genoa, pur ammettendo i progressi dei rossoblu.

Fiorentina-Bologna

La Fiorentina ha battuto il Bologna 1-0, giocando con impegno e a buon ritmo. A raggiungere il risultato finale, ci sentiamo di dire, la viola è stata aiutata da una buona dose di fortuna. Sullo 0-0 infatti il palo e la traversa hanno difeso la porta di Terracciano. Più avanti il bolognese Bonifazi, espulso per doppio giallo, lasciava il Bologna in dieci. Da lì in poi la Fiorentina ha premuto di più, ha sfiorato il gol con Torreira che ha colpito il palo, e poi lo stesso Torreira ha segnato entrando nella porta col pallone alla fine di una azione rocambolesca.

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