La domenica di Serie A: il derby e le altre della 30° giornata

Un derby combattuto, gli errori sotto porta e nella costruzione, e il talento di un paio di giovani dal futuro certo hanno chiuso la trentesima giornata del campionato di Serie A. Ma andiamo per gradi.

Il derby di Roma

Il derby di Roma, da sempre partita di grinta e nervi tesi. Di solito la vince chi riesce a controllare l’emozione, a mantenere la concentrazione, a non farsi innervosire dall’avversario. Non è affatto scontato vedere un calcio spettacolare, e francamente dalle tifoserie non è manco richiesto. Conta vincere perché i tifosi vivono gli strascichi lasciati dal derby fino al prossimo derby, e talvolta oltre. Il secondo derby romano del campionato 2021-2022 lo ha vinto la Roma, con merito, ci sentiamo di dire. La Lazio è entrata in campo molle nella testa, così molle da scordarsi Abraham in area di rigore, e l’ex Chelsea sugli sviluppi di un calcio d’angolo l’ha messa dentro, facile facile. E mica è finita là. L’attaccante inglese ha messo a segno il gol del 2-0 intervenendo perfettamente su un cross di Karsdorp, e più tardi Pellegrini ha realizzato il terzo gol con uno splendido calcio di punizione, Pellegrini ne è un maestro. Nel secondo tempo la Lazio ci ha provato (si fa per dire). Un po’ meno imprecisa nei passaggi rispetto alla prima frazione di gioco, non ha mai trovato l’imbucata giusta. L’assenza di Zaccagni si è sentita. Una manciata di minuti di gioco per Luka Romero (classe 2004), il messicano con cittadinanza argentina ha gamba e piedi buoni, seguiremo la sua carriera. Intanto facciamo i complimenti a Mourinho, bravissimo nella gestione tattica del match, ma anche nella parte mentale, i suoi giocatori sono scesi in campo con la testa giusta.

Bologna-Atalanta

Allo stadio Dall’Ara un buon Bologna ha perso 0-1 contro l’Atalanta. I bergamaschi erano a caccia dei punti indispensabili a rimanere nella scia delle squadre che competono per qualificarsi alla prossima Champions League, mentre la classifica dei rossoblu faceva pensare (e ancora fa pensare) a una tranquilla salvezza. L’ha spuntata l’Atalanta con un gol dell’attaccante Moustapha Cissé (Guinea, classe 2003), subentrato a Muriel. Questo ragazzo è rapido, sa inserirsi e sa calciare. Se ascolterà i consigli che verrano certamente dallo staff di una società esperta nel formare talenti, potrà diventare un campione. Tornando al match, il Bologna ha avuto alcune occasioni per passare in vantaggio, in particolare con Arnautovic e Orsolini, ma l’imprecisione e la fretta in entrambi i casi hanno stroncato la buona sorte. Al di là della sconfitta, al Bologna rimane la buona prestazione. L’Atalanta è parsa stanca dopo la fatica di coppa, ha tentato di gestire la gara rischiando qualcosa, ma alla fine l’esperienza della squadra, il talento di Cissé e l’intuizione di mister Gasperini hanno portato i tre punti.

Juventus-Salernitana

Tra Juventus e Salernitana, tra i due organici intendiamo, c’è differenza, e la differenza si è vista. La premessa non cancella tuttavia l’impegno dei granata che in un paio di occasioni sono anche andati vicini al gol, con Bonazzoli. Ma quando puoi permetterti di schierare in campo un Dybala in tale stato di grazia, parti con un vantaggio enorme che devi essere bravo a gestire. E Allegri è stato bravo. L’argentino ha segnato il gol del vantaggio (bello il movimento a rientrare dopo l’assist di Vlahovic) e ha restituito l’assist all’attaccante serbo a cui Sepe ha chiuso bene lo specchio della porta. Il raddoppio è arrivato comunque e proprio con Vlahovic che ha segnato di testa su cross di De Sciglio. È 2-0 il risultato finale, con la Juventus che guarda le squadre davanti.

Empoli, Verona, Venezia e Sampdoria

Empoli e Verona hanno pareggiato 1-1. I toscani sono passati in vantaggio con Di Francesco, e i veneti hanno pareggiato con Cancellieri (bel sinistro a giro da fuori area). In mezzo ai due gol c’è stato un presunto fallo subito dal veronese Caprari nella area di rigore dell’Empoli. Simeone si è fatto parare il calcio di rigore, l’arbitro lo ha fatto ripetere, e Simeone ha colpito il palo. 

La Sampdoria ha vinto 0-2 sul campo del Venezia. Entrambi i gol sono venuti da errori in uscita dei veneti, cosa che farà chiacchierare i pallonisti nel tempo in cui la costruzione dal basso è osannata e disprezzata parimenti in ogni bar dello sport. In particolare sul primo gol di Caputo (autore della doppietta vincente), il portiere del Venezia, Maenpaa, si è fatto soffiare il pallone dal blucerchiato (per l’occasione in bianco) Sabiri che ha servito poi l’assist. Il Venezia è terzultimo, con una partita da recuperare.

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