Back to the 2022: condannare il body shaming attraverso la violenza, il caso Will Smith
Lo schiaffo di Will Smith a Chris Rock ha creato una forte attenzione mediatica sugli Oscar 2022, purtroppo però l’ha fatto per il motivo sbagliato.
Sono passate due settimane dall’evento che ha profondamente scosso l’opinione pubblica durante la notte degli oscar, in particolar modo, quella di coloro che stavano seguendo gli Academy Awards tentando di distrarsi dalla violenza e dalle brutalità di una guerra terribile. Violenza che però è diventata la protagonista indiscussa e non voluta di questa edizione, che ha posto nuovamente l’attenzione su temi importanti.
Cosa è successo durante la cerimonia degli Oscar 2022
In un clima già forzatamente luccicante e spensierato, non credibile a causa degli eventi in Ucraina che stanno sconvolgendo il mondo, gli Academy Awards hanno preso vita e con loro anche tutto lo star system che da anni circonda l’raggiungile Hollywood. A solcare il tappeto rosso con estrema eleganza c’era anche Will Smith, accompagnato dalla moglie Jada Pinkett Smith, entrambi inconsapevoli che le azioni di lui avrebbero segnato una profonda rottura in una carriera fatta di elogi e riconoscimenti.
Lo spettacolo prosegue senza intoppi, con tanto di discorso e minuto di silenzio per le vittime della guerra, una condanna silenziosa alla violenza che ormai non riusciamo più a sopportare, vedere e sentire. Ormai saturi di immagini forti e prive di ogni risentimento umano ci siamo trovati di fronte all’ennesima scena che ci saremmo volentieri risparmiati.
Sale dunque sul palco l’attore e comico Chris Rock, che coinvolge subito il pubblico con alcune battute pungenti, ma neanche lentamente vicine a quelle del noto Ricky Gervais. Le risate si trasformano però in sconcerto, quando dopo la battuta del comico sulla testa rasata della moglie di Smith (che soffre di alopecia), quest’ultimo è salito sul palco e ha stampato una rumorosa sberla sul volto del comico, per poi insultarlo.
La mascolinità tossica e il ruolo dell’uomo
Tra gli altri temi, di cui discuteremo sicuramente più avanti, non può mancare la forte risonanza che ha avuto questo evento e di come essenzialmente gli spettatori si siano schierati in due fazioni.
“Tutte vorremmo un uomo che ci difende così” scrive una donna sotto un articolo su Facebook che racconta il fatto, “se mio marito non mi avesse difesa io lo avrei lasciato”, si legge ancora. Poi troviamo invece chi sostiene che nel 2022 la donna debba e possa difendersi da sola.
E dunque tra la mascolinità tossica di due uomini che usano violenza fisica e verbale, si posiziona la donna che resta in silenzio. Che sia stata una decisione di Jada o la mancanza di alternative, questo non si può sapere, la donna di fatto non ha ancora rilasciato dichiarazioni. Quel che emerge però è l’attuale arretratezza di pensiero, che vede ancora l’uomo che difende la donna come l’unica soluzione possibile.
Violenza fisica vs Violenza verbale
E quindi la domanda che tutti si pongono è: “chi ha ragione?”, sicuramente non Will Smith. Intendiamoci, Chris Rock non è la vittima della situazione, tantomeno il non colpevole, ma anche lui fa parte di un sistema più grande, in cui spesso le battute vengono suggerite e talvolta imposte. Chi è un assiduo spettatore degli Oscar e dei Golden Globe lo sa bene: gli sketch sono offese al pubblico.
E dunque viene spontaneo domandarsi come sia possibile che le “offese” del primo sketch fatto dalle tre presentatrici donne ai danni del pubblico maschile portate avanti nella prima parte dello spettacolo non abbiamo avuto la medesima gogna mediatica. Una donna che offende un uomo è forse più accettabile? L’uomo è in grado di sopportarle meglio di una donna?
E ancora, la violenza fisica è più grave della violenza verbale? A questo domanda possiamo rispondere e possiamo anche pensare a quale alternativa sarebbe successa se Will Smith non fosse ricorso alla violenza.
Dopo la battuta di Rock, Smith si sarebbe potuto alzare, sarebbe potuto salire sul palco e avrebbe potuto sottolineare la tristezza e l’inadeguatezza della battuta. Avrebbe anche potuto lasciar correre e fare una dichiarazione in seguito, oppure, avrebbe potuto usare i riflettori puntati durante la premiazione per far presente quanto ormai questa tipologia di sketch siano fuori luogo.
Le conseguenze del gesto di Smith
Le conseguenze che coinvolgono direttamente l’attore sono state rese note pochi giorni fa. Will Smith è stato infatti bandito dagli Oscar per 10 anni. “Accetto e rispetto la decisione dell’Academy“, ha affermato l’attore, fresco della prima e probabilmente ultima statuetta per l’interpretazione del padre delle sorelle Williams (che si è dissociato dal gesto e lo ha anche condannato).
L’Academy si è anche scusata per non aver gestito subito la situazione e aver permesso a Smith di rimanere e ritirare il premio come miglior attore. Per quanto riguarda Rock, invece, le dichiarazioni si sono fatte desiderare, e in uno dei pochi commenti fatti ha dichiarato di non volerne parlare finché non sarà pagato.
Le vere conseguenze però non sono quelle che riguardano Smith, ma quella che riguardano chi è stato totalmente oscurato dalla faccenda.
La Notte degli Oscar 2022 è stata estremamente importante in ottica di diritti. A vincere il premio come miglior regista è stata infatti una donna, Jane Campion con Il Potere del Cane. Fatti del genere accadono raramente ed è nota la difficoltà per le donne di diventare registe affermate nel mondo cinematografico. Il premio al miglior attore non protagonista è andato poi a Troy Kotsur, il secondo membro appartenente alla comunità sorda a vincere la statuetta, dopo Marlee Matlin nel 1986. Infine, Ariana DeBose è la prima queer di colore a vincere un Oscar per il suo ruolo in West Side Story (qui trovi tutti i premiati).
Di questa edizione tuttavia, non verranno ricordati gli importanti passi avanti fatti in un periodo storico che ci fa sentire tristemente ancorati a un passato privo di stimoli e futuro, ma verrà ricordata per l’ennesimo gesto violento, l’ennesima offesa fuori luogo e la profonda sensazione di non essere assolutamente nel 2022.