Per il governo nazionalista di Narendra Modi un obiettivo da raggiungere ad ogni costo è quello di allontanare l’uso dell’inglese dalla quotidianità dell’India, ritenendolo una ”reliquia coloniale”, per privilegiare l’hindi, lingua parlata nel nord del Paese. Modi, salito al potere otto anni fa, persegue, sin dall’inizio del suo mandato, la rimozione della “mentalità coloniale” lasciata dall’impero britannico e la “mentalità servile” che circonda l’inglese. Una rivoluzione del linguaggio, ma fortemente connotata da un messaggio politico e ideologico, che sembra strizzare l’occhio ad un radicalismo indù che, negli ultimi anni, è anche sfociato in azioni violente contro le minoranze, musulmane e cristiane, sotto l’occhio distratto delle autorità. Una vera e propria campagna che, nella ricerca della purezza della lingua sostenuta dall’establishment nazionalista di New Delhi, cade anche nel ridicolo, anche se a noi italiani ricorda quanto fece il fascismo nel ventennio. Ai parlamentari dello Stato del Maharashtra, governato dal BJP (il partito nazionale di Narendra Modi) è stato infatti imposto di non usare più in pubblico come saluto altra formula che non sia ”vande mataram”, ”mi inchino a te, o patria” in lingua hindi. L’opera di epurazione del retaggio occidentale sta andando anche oltre il concepibile, come quando, due anni fa, il governo ha autorizzato coloro che esercitano la medicina tradizionale, l’ayurveda, a eseguire interventi chirurgici. Una cosa che ha provocato un’ondata di proteste da parte del mondo della medicina ufficial. Ora è arrivata la decisione del governo dello Stato del Madhya Pradesh di offrire una laurea in medicina in hindi, quando fino ad oggi l’insegnamento era in tutto il Paese in lingua inglese. Cosa non facile dal punto di vista della traduzione in hindi di termini scientifici. Ora tutto è pronto per cominciare i corsi di medicina in lingua hindi in 13 facoltà dello Stato, anche se resta la possibilità dell’inglese. La spiegazione data da Modi è di carattere sociale, dicendo che con i corsi in hindi le facoltà saranno aperte anche ai giovani di famiglie indigenti che magari non parlano l’inglese.