Piccola rivoluzione a livello politico in Sierra Leone: il Parlamento infatti ha approvato all’unanimità l’introduzione di una nuova legge legata alla rappresentazione femminile. Grazie a questa disposizione, almeno un terzo dei membri del Parlamento dovrà essere di sesso femminile. Una legge che cambia sensibilmente il panorama politico nel Paese dove, al momento, solamente 19 membri del Parlamento su 146 sono donne. La proposta di legge è stata approvata con voto unanime e adesso attende solamente la firma del Presidente della Repubblica, Julius Maada Bio, per diventare effettiva. Un atto meno banale di quanto sembri, in quanto il Presidente aveva fatto della promessa di istituire una legge simile, una delle chiavi della sua campagna elettorale nel 2018. Dopo tre anni è stata approvata la prima bozza, che però non fu approvata a causa di un problema tecnico: ora è arrivata la conferma ufficiale e dopo la firma di Julius Maada Bio, la Sierra Leone farà un grosso passo in avanti nel campo della parità di genere a livello politico. Che, se non ci saranno ulteriori modifiche alla proposta, non riguarderà soltanto il Parlamento ma tutti quanti i consigli locali. Una proposta ben accolta da tutte le parti politiche, anche se non mancano le polemiche da chi non la ritiene ancora abbastanza incisiva. Lahai Marah, parlamentare del partito di opposizione The All People’s Congress, ha dichiarato: “È ingiusto che le donne abbiano avuto l’assegnazione di una quota del 30 per cento in Parlamento quando in Sierra Leone rappresentano il 52 per cento della popolazione”.
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