Spazio: l’America torna a guardare alla Luna, partita missione Artemis

Oggi è cominciato un nuovo capitolo della corsa americana verso lo Spazio: mezzo secolo dopo l’avventura Apollo, gli Stati Uniti tornano a guardare alla Luna con la prima missione del loro programma Artemis. Poco prima delle 8 (ora italiana) , spinto dai suoi due propulsori a polvere, il massiccio razzo SLS (Space Launch System) si è staccato dalla rampa di lancio 39B del Kennedy Space Center di Cape Canaveral, trasportando una navicella Orion priva di equipaggio.

La missione Artemis-1 è  considerata come un test di convalida del lanciatore – alla sua prima ”azione” –, ma anche della navicella Orion, in particolare per la capacità del suo scudo termico di resistere alle altissime temperature che affronterà al ritorno nell’atmosfera terrestre alla velocità di 40.000 km/h. Non si tratta quindi, per ovvi motivi di sicurezza, di collocare esseri umani in cima al razzo durante questa prova generale. Due precedenti tentativi,  il 29 agosto e poi il 3 settembre, hanno visto l’interruzione del conto alla rovescia per problemi tecnici, in particolare perdite durante il riempimento dei serbatoi. Il lancio era stato quindi spostato al 27 settembre, ma l’imminente arrivo sulla Florida (dove si trova Cape Canaveral) dell’uragano Ian lo ha fatto nuovamente slittare. Dopo essere stato prima messo a riparo nell’edificio di assemblaggio, il lanciatore, tornato sulla rampa di lancio, ha dovuto resistere alla furia del vento portato dalla tempesta tropicale Nicole. Un’ora e mezza dopo il decollo, Orion ha lasciato l’orbita terrestre ed è stato ”indirizzato” sulla sua traiettoria verso la Luna. Il 25 novembre la capsula sarà messa in orbita attorno alla Luna, avvicinandosi sino a meno di 100 chilometri dalla superficie del satellite, per poi allontanarsi da essa fino a 64.000 chilometri. Una distanza che faranno di Orion la navicella abitabile che più si è allontanata dalla Terra. Per l’11 dicembre è previsto mai andata l’ammaraggio nell’Oceano Pacifico. al largo della California, dove la navicella verrà prelevata dalla Marina degli Stati Uniti.

Add a comment

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *