Fra tutti i tipi di attività, probabilmente una piattaforma social da oltre 200 milioni di utenti è quella meno adatta a essere gestita in modo impulsivo e umorale. Sembra essere questo l’insegnamento principale che la breve esperienza di Elon Musk alla guida di Twitter ci sta dando e la nuova dimostrazione arriva in queste ore: pochi giorni fa, il patron di Tesla era arrivato a bloccare totalmente la funzione degli “Spaces”, in seguito alla sua breve interazione con alcuni giornalisti dopo il suo ingresso in una delle chat vocali pubbliche di Twitter. La decisione è stata annullata dopo circa un giorno, ma era solo l’ennesimo campanello d’allarme per segnalare quanto lunatica possa essere la gestione della piattaforma da parte di Musk. Che in queste ore ci è infatti ricascato. Con un cambio improvviso e inatteso di policy, Twitter ha annunciato che gli utenti che promuoveranno link di altri social network (come Facebook, Instagram, Mastodon, Post e Truth) saranno immediatamente sospesi. Una decisione scioccante per molti, dato che si sarebbe tradotta nel ban immediato per account nati per diffondere contenuti presenti anche su altri siti. La protesta è montata, con centinaia di migliaia di messaggi indignati per la modifica delle direttive. Che sembrano aver funzionato: i messaggi che annunciavano la nuova policy sono stati infatti cancellati e dal suo profilo ufficiale, Elon Musk ha fatto ammenda: “I prossimi cambiamenti di policy avverranno soltanto dopo una votazione. Mi scuso, non succederà più”. Parole che però sembrano solo di circostanza (con un tweet successivo, Musk ha anche lanciato un messaggio ironico chiedendo ai suoi follower se vorrebbero le sue dimissioni dalla guida di Twitter), con tutti gli utenti che sembrano soltanto aspettare la prossima follia giornaliera da parte del proprietario di Tesla.