Dormire bene è un toccasana per la salute dell’organismo.
Il sonno quando è ristoratore infatti apporta uno stato di benessere al sistema nervoso che si ritrova così ad eseguire compiti e azioni in maniera più efficiente godendo di un alto livello di concentrazione e attenzione.
Al contrario quando si dorme poco e male si riscontrano diversi problemi alle capacità cognitive. A risentirne è anche l’umore con i suoi continui sbalzi e con uno stato di irritabilità costante.
Perché è importante dormire bene
Molti non sanno che a lungo andare dormire male può comportare problemi anche metabolici e abbassare le difese immunitarie. Di conseguenza ci si ammala di più e inoltre si tende anche ad ingrassare perché l’organismo richiede più energie durante il corso della giornata.
La fatica ad addormentarsi o la vera e propria insonnia è sempre più diffusa nella popolazione italiana a causa anche dell’uso dei dispositivi elettronici come tablet e smartphone prima di andare a letto che propagano la famigerata luce blu che tende a risvegliare e riattivare il cervello.
Molte sono le cause di un mancato sonno ristoratore che ci fa risvegliare al mattino più stanchi di prima. Spesso risiedono in abitudini scorrette che andrebbero limitate o addirittura debellate del tutto. Il bisogno di sonno e il tempo ideale per stare a letto varia da persona a persona. In generale i bambini hanno bisogno di più ore di sonno. Per stare bene addirittura hanno bisogna di circa dieci- dodici ore di sonno, naturalmente sempre a seconda dell’età. Invece quando si diventa adulti l’ideale è dormire dalle sette alle otto ore per sentirsi concentrati e attivi durante la giornata. Gli anziani invece hanno bisogno di meno ore di sonno.
Cosa fare per un sonno ristoratore
Scopriamo insieme cosa fare per godere a pieno di un sonno ristoratore:
– spegnere lo smartphone almeno un’ora prima: prima di coricarsi è bene non stare al cellulare o davanti al tablet perché attività come chattare o controllare le notifiche sui social non aiutano ad addormentarci. L’attività cerebrale si riattiva e aumenta così la predisposizione ad essere insonni o a risvegliarsi più volte durante la notte;
– consumare alimenti leggeri a cena: mai fare l’errore di andare a dormire digiuni . La cena ideale deve essere leggera e consumata almeno due o tre ore prima di andare a letto in modo da non sentirsi appesantiti. È opportuno non consumare cibi troppo grassi, calorici o piccanti. Da limitare sono le carni rosse, i salumi, la frittura;
– sì a tisane rilassanti: una buona abitudine è bere una tisana che aiuta a rilassarsi e a districare i nervi prima di andare a letto. Può diventare un prezioso rituale. Le erbe consigliate sono la camomilla, la melissa, la passiflora e la lavanda;
– svolgere attività rilassanti dopo cena: evitare di fare sport prima di andare a letto o guardare film d’azione. Meglio dedicarsi ad una chiacchierata sul divano con i famigliari o leggere un libro interessante;
– preparare una stanza confortevole: l’ambiente della stanza nella quale si dorme deve avere una temperatura che si aggira intorno ai 18 gradi. Inoltre l’aria fresca con la finestra aperta in estate aiuta a dormire meglio. La stanza dovrebbe essere il più possibile buia in modo da stimolare la produzione di melatonina, il famigerato ormone del sonno. Evitare di portare nella stanza da letto ciò che vi ricorda il lavoro che potrebbe essere fonte di tensione e ansia.