L’ombra politica di Silvio Berlusconi resta saldamente impressa nel nuovo simbolo presentato con fierezza a Palazzo Montecitorio.
L’alleanza tra Forza Italia e Noi Moderati si prepara ad affrontare le elezioni europee di giugno con determinazione, puntando a un risultato che superi il 10% di consensi.
“Con Noi Moderati colmiamo un vuoto. Insieme possiamo superare il 10 per cento”, afferma con sicurezza il vicepremier e segretario di Forza Italia, Antonio Tajani, ribadendo il proprio impegno per la campagna elettorale imminente.
Tuttavia, Tajani si trattiene dal confermare ufficialmente la propria candidatura, indicando di essere ancora in una fase di consultazioni con il proprio partito e gli alleati di Governo. “Darò il massimo senza trascurare il mio ruolo prioritario come ministro degli Esteri”, assicura.
Maurizio Lupi, leader di Noi Moderati, sottolinea che l’alleanza non è solo una questione di convenienza, ma rappresenta un vero e proprio progetto politico unitario. “Vogliamo vincere insieme la sfida di una nuova Europa”, dichiara Lupi, evidenziando l’obiettivo comune di un’Europa più forte e coesa.
L’obiettivo non è la fusione dei due partiti, ma una collaborazione intensa per raggiungere risultati ambiziosi. “Un centro più forte rafforza l’azione del governo Meloni”, afferma Lupi, ribadendo l’importanza di un’azione politica condivisa.
L’alleanza è saldamente ancorata al Partito Popolare Europeo, rimanendo fedele all’ideale europeista e ambendo a un ruolo significativo nell’attuale scenario politico continentale. Tajani e Lupi intendono ampliare il consenso coinvolgendo anche chi non vota, anziché cercare voti tra gli alleati di Governo.
“Più conterà questa lista, più conterà l’Italia”, enfatizza Tajani, sottolineando l’importanza di un voto che possa far pesare l’Italia nelle istituzioni europee. “Il PPE sarà il primo partito in Europa, e spetterà a esso esprimere il futuro presidente del Parlamento europeo e della Commissione europea. Se vogliamo che l’Italia conti, dobbiamo far sì che questa lista elegga il maggior numero di eurodeputati”, conclude Tajani con determinazione.