NEWS > 14 Aprile
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Mo: gen. Bertolini, ‘Iran ha testato opinione pubblica ma Israele non provochi escalation’

L’intervento nella notte conferma il fatto che non c’era la volontà da parte dell’Iran di superare la linea rossa con...

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L’intervento nella notte conferma il fatto che non c’era la volontà da parte dell’Iran di superare la linea rossa con azioni particolarmente pericolose.

Ha lanciato prima i droni, che sono i mezzi più lenti: è stata un po’ una ‘telefonata’ questa, ci hanno messo ore ad arrivare. Il sistema di difesa è stato preallertato e solo a quel punto sono stati lanciati i missili. Se avesse voluto fare male, avrebbe lanciato subito i missili per primi, in modo da cogliere di sorpresa il sistema di difesa. E’ successa un po’ la stessa cosa, forse, di quando è stato ucciso il generale Soleimani: si sono limitati in quel caso a lanciare pochi missili nel Kurdistan iracheno contro basi americane con risultati soltanto simbolici”. Lo dice all’Adnkronos il generale Marco Bertolini, già comandante del Coi, commentando l’attacco a Israele da parte dell’Iran.

“Una ‘telefonata’, dunque, per salvare la faccia a uso della propria opinione pubblica, già umiliata con l’attacco a Damasco e ancora prima con l’uccisione del generale Soleimani. Tuttavia una azione, secondo me, controproducente – spiega – perché la loro opinione pubblica può essere indotta a pensare che abbiano conseguito chissà quali obiettivi, ma da un punto di vista internazionale si fa presto a pensare che sia stato un fallimento. E’ una azione che poi potrebbe dare il via a una controreazione: se Israele la prende come motivo per attaccare le centrali di produzione del materiale missile in Iran, come vorrebbe fare da sempre, avrebbe una escalation. Ora cosa succederà dipenderà dalla eventuale controreazione”.

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